tribunale8Trasferta milanese oggi per il processo antimafia “Agorà”, dal nome che il Centro Commerciale di Castrofilippo avrebbe dovuto avere se non fosse stato ceduto all’attuale cordata di imprenditori calabresi. Secondo le indagini, gli ideatori dell’opera, tra Canicattì, Racalmuto e Favara, avrebbero garantito gli interessi di Cosa Nostra. Il blitz “Alta Mafia”, poi però fece naufragare l’affare.

Il giudice avrebbe dovuto emettere la sentenza già a dicembre, ma ha deciso di approfondire prima le dichiarazioni dei collaboranti sulle quali poggia gran parte dell’inchiesta. I pentiti che hanno parlato di “Agorà” sono Giuseppe Sardino di Naro, Calogero Rizzuto di Sambuca di Sicilia, e i fratelli di Racalmuto Maurizio e Beniamino Di Gati. Gli imputati che saranno giudicati con il rito abbreviato sono i favaresi Calogero Costanza e Gerlando Morreale, il racalmutese Beniamino Di Gati, e i canicattinesi Calogero Di Caro, Luigi Messana, Diego Messana e Angelo Di Bella.