Con una lettera raccomandata, indirizzata anche al prefetto ed al procuratore della Repubblica di Agrigento, il sindaco di Naro Pippo Morello ha diffidato la società d’ambito per il ciclo di rifiuti, la “Dedalo Ambiente Spa”, a porre in essere atti o interventi che “riducano od interrompano il servizio di pulizia, raccolta, trasporto e smaltimento in discarica dei rifiuti”. Nella lettera, il sindaco rileva di aver appreso dagli organi d’informazione locale che la società d’ambito non farà più conferire i rifiuti del Comune di Naro nella discarica di Siculiana e diminuirà i servizi nella città. Rileva inoltre il sindaco come gli organi di stampa abbiano anche riferito che il Comune di Naro ha un debito verso la Società d’ambito di “oltre un milione di euro”. Morello, nella lettera, contesta anzitutto l’entità dell’importo dovuto dal Comune di Naro all’autorità d’ambito, sottolineando che il debito ammonta a meno della metà di quello indicato dalla stampa e ribadendo che il calcolo del canone mensile deve essere fatto sulla base degli abitanti residenti che nel 2008 e 2009 ammontano a poco più di 8.000 e non a 9.027, come preteso, secondo il primo cittadino erroneamente, dalla Dedalo Ambiente Spa. “Ciò – scrive il sindaco alla Dedalo – comporta un credito a favore del Comune di circa 300 mila euro che vanno detratti dall’importo complessivo dovuto alla società d’ambito che pertanto risulta creditrice nei confronti del Comune per soli 200 mila euro circa, che saranno versati immediatamente e comunque non appena riprenderà a funzionare il servizio di tesoreria comunale”. Pippo Morello ha inoltre sottolineato come le minacciate misure di riduzione od interruzione del servizio potrebbero nuocere alla salute pubblica e comporterebbero anche problemi d’ordine pubblico che l’amministrazione comunale intende scongiurare. “Abbiamo appreso – ha dichiarato il primo cittadino – dei proclami minacciosi della ‘Dedalo ambiente spa’ dagli organi d’informazione ed abbiamo constatato che la Dedalo ha già ridotto il numero dei mezzi e quello degli operatori addetti al servizio nel nostro Comune. A fronte di tali misure di riduzione del servizio di nettezza urbana, siamo costretti a ridurre e ove la situazione dovesse persistere ad interrompere i pagamenti in favore della società, provvedendo eventualmente a fronteggiare i servizi mancanti con ordinanze urgenti e con mezzi propri e, quindi, in sostituzione dell’inadempiente società d’ambito, verso la quale ci riserviamo di agire legalmente ai fini civili e penali.