Negli ultimi mesi, la neonata associazione «Citta’ Futura» di Grotte, il cui presidente è un’ex amministratore, Antonio Carlisi, si è fatta promotrice di una raccolta firme, contro la privatizzazione dell’acqua. L’associazione era stata spinta ad organizzare tale iniziativa, a seguito delle bollette con cifre astronomiche che sono state recapitate ai cittadini grottesi. Una situazione insomma diventata insostenibile per gli utenti con importi che, seppur elevati rispetto al servizio offerto, rispecchiano quelli praticati dal precedente gestore. Tuttavia la Girgenti Acque aveva precisato che «all’approvazione della tariffa definitiva da parte dell’Ato, il corrispettivo per il servizio prestato sarà ricalcolato in funzione della tariffa stabilita e conseguentemente conguagliato nel rispetto delle normative fiscali». Ma l’Associazione, non essendosi per nulla rassicurata, ha voluto portare avanti l’iniziativa della raccolta delle firme, ottenendo un risultato molto positivo con oltre mille firme, per l’esattezza 1200, contro la privatizzazione dell’acqua. Ma la protesta va oltre. Per questo pomeriggio infatti alle 17.30 nella sede di piazza Marconi si terrà una manifestazione con la presenza di don Saverio Catanzaro, l’arciprete di Menfi, balzato agli onori della cronaca, per avere comprato insieme ai suoi cittadini, nei mesi scorsi, oltre duemila pistole ad acqua per impedire simbolicamente l’insediamento del commissario straordinario per la privatizzazione dell’acqua nel paese di Menfi. Interverranno inoltre anche il consigliere provinciale del Pdl -Sicilia Carmelo D’Angelo e Rosario Gallo, il sindaco di Palma di Montechiaro, promotori di diverse iniziative nella Provincia di Agrigento a favore dell’acqua come bene pubblico, lo stesso slogan che l’associazione «Città Futura» ha divulgato come motto nella sua battaglia.