Dare l’avvio subito ad un processo di aggregazione nel comparto agricolo e promuovere così la cultura dell’associazionismo. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura Tommaso Mancuso
Si è concluso venerdì pomeriggio, nell’aula consiliare del palazzo municipale di Delia, il corso di formazione per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza del settore agricolo, così come previsto dalla normativa in materia.
Il corso di formazione, patrocinato dal comune di Delia, è stato organizzato dall’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, distretto di Agrigento, unità operative di Agrigento e di Delia, Soat 55 e 69. Il corso è stato tenuto da cinque docenti: Francesco Gurasci, Calogero Lunetta, Carola Madonia, Matteo Indorato e Angelo Sardo.
Il corso di quattro giornate, realizzato nel mese di febbraio, è stato sviluppato sulla base di otto moduli formativi di quattro ore ciascunom, che hanno fornito ai lavoratori del settore informazioni sulla legislazione di riferimento e sui soggetti previsti dalla normativa, sul datore di lavoro, il medico competente, il rappresentante dei lavoratori, il responsabile del servizio prevenzione e protezione, le emergenze. Ed anche sul rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; sull’uso delle attrezzature di lavoro, i dispositivi di protezione e la comunicazione; sulla sorveglianza sanitaria, pronto soccorso, malattie e rischi. E poi infine sulla prevenzione incendi; sulle misure di tutela e prevenzione e la valutazione dei rischi.
Alla giornata conclusiva del corso era presente l’assessore all’Agricoltura, Tommaso Mancuso, che ha espresso la sua soddisfazione per l’ampia partecipazione degli operatori del settore. “La formazione – ha detto – è un momento fondamentale nei processi lavorativi. Sapere che ci sono operatori informati e formati sul tema della sicurezza ci rassicura. Di certo è una iniziativa che indirettamente va a beneficio dell’intero comparto. Ma è solo un primo passo. E’ necessario anche intervenire a vari livelli, tempestivamente, per colmare quelle carenze che allo stato sembrano quasi insormontabili. Mi riferisco alla carenza delle infrastrutture, alla ricerca, all’innovazione, e alle risorse umane. Ma soprattutto a quel freno allo sviluppo rappresentato dal “radicato” e “marcato” individualismo degli agricoltori siciliani e dalla conseguente incapacità associativa. Ad ogni modo l’amministrazione con il suo ufficio agricoltura, diretto dal dottor Stanislao Genova, è sempre disponibile a promuovere e a sostenere ove possibile, nell’ambito delle risorse disponibili, qualsiasi iniziativa per favorire questo processo di aggregazione capace di far lievitare il potere contrattuale complessivo del comparto agricolo e assicurare meglio lo sviluppo del nostro territorio di cui l’agricoltura è il pilastro fondamentale e potrebbe sicuramente rappresentare il volano della nostra economia. Questa è una sfida alla quale noi non vogliamo di certo sottrarci.
L’anno passato – infine detto – è stato un anno difficile per l’agricoltura in generale e per quella dell’interland deliano in particolare. Sicuramente noi abbiamo tentato tutto quanto era possibile fare, per scongiurare in qualche modo gli effetti negativi che hanno colpito la nostra agricoltura e di conseguenza la nostra economia. da parte nostra ci siamo subito mossi con delle iniziative a sostegno del settore, di concerto con le associazioni professionali di categoria. Abbiamo agito, con la consapevolezza che era giusto soprattutto coinvolgere in prima persona gli agricoltori e gli operatori agricoli. Abbiamo chiesto e ottenuto degli incontri con la Regione e il Governo nazionale. Dai quali però non abbiamo poi avuto risposte o soluzioni adeguate per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati e che abbiamo ritenuto utili per sostenere la nostra agricoltura.