petrotto-sin-racalmutoGrotte. Il Tar Sicilia ha annullato il decreto del 30 novembre scorso col quale veniva indetto il referendum per la rettifica dei confini tra il comune di Racalmuto e quello di Grotte, referendum al quale avrebbero dovuto partecipare solo i cittadini di Racalmuto. Il Tar ha sancito che consultazione devono partecipare solo i cittadini residenti nei territori oggetto della rettifica. Sempre il Tar ha condannato alle spese processuali l’assessorato regionale alle autonomie locali. Il Comune di Grotte, con il sindaco Paolo Pilato si era costituito in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Giuseppe Fragapani.
«Un problema – hanno detto Pilato e Caltagirone – che sembra avviarsi a definitiva soluzione che stava e sta a cuore di una cospicua parte dei cittadini grottesi. Sarà nostra cura – ribadiscono i due – come è stata da oltre un anno a questa parte, occuparci personalmente dell’evolversi delle procedure amministrative che speriamo pongano positivamente fine a questo annoso problema».
Il territorio interessato è quello di Fico Fontanelle, una popolosa frazione che si trova all’entrata di Grotte, che comprende più di 500 abitanti, ma il cui territorio appartiene a Racalmuto. Nei mesi scorsi il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto aveva proposto un referendum per l’unificazione dei due Comuni. Cosa che non è piaciuta all’attuale amministrazione, che era intervenuta con il tecnico Lillo Chiarenza, che da subito aveva bocciato la proposta