Prime rivelazioni di Gioacchino Amico, il canicattinese arrestato perchè considerato il capo della banda dedita alla truffa sgominata grazie all’operazione “Cash”. Il 24enne avrebbe ammesso le truffe spiegando anche i meccanismi con cui l’organizzazione riusciva ad ottenere i prestiti.
Il giovane ha però negato di essere il capo della banda. I presunti componenti dell’organizzazione avrebbero chiesto prestiti a diverse finanziarie presentanto false buste paga e non riconsegnando le somme ricevute, oltre un milione di euro.