Durata record delle indagini preliminari nell’inchiesta a carico del camastrese che avrebbe fatto prostituire sua moglie. Il pubblico ministero ha notificato agli indagati di aver terminato il lavoro propedeutico alla celebrazione del processo, ad un anno dall’arresto del principale protagonista del fascicolo: Lillo Pirrera, 45 anni, disoccupato. L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, non sarà però il solo a doversi presentare davanti al giudice. In questi mesi, altre 20 persone sono state iscritte nel registro delle notizie di reato. Si tratta di undici canicattinesi, tre palmesi, due racalmutesi, un castrofilippese, un narese, un campobellese e un licatese. Alcuni di essi sono accusati, oltre che di sfruttamento della prostituzione, anche di falsa informazione al pubblico ministero per aver negato le conversazioni intercettate. Originariamente, oltre all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Pirrera, il gip aveva firmato tre divieti di dimora dalla provincia di Agrigento e un obbligo di dimora a Canicattì, tutti a carico di indagati canicattinesi. In città, secondo l’accusa, la moglie di Pirrera, 43 anni, avrebbe avuto il maggior numero di rapporti sessuali a pagamento in una stanza d’hotel. Le prestazioni hard, sponsorizzate col passaparola tra un cellulare e l’altro, senza timore di essere intercettati, costavano fino a 100 euro. In questi mesi le indagini hanno monitorato anche il traffico telefonico sulla linea della figlia piccola della coppia, che fortunatamente sarebbe rimasta estranea alle squallide dinamiche dei genitori. Le risultanze dell’inchiesta hanno infatti dato esito negativo. La documentazione relativa alle indagini espletate è depositata presso la segreteria del pubblico ministero e così gli indagati, assieme alla difesa, hanno facoltà di prenderne visione ed estrarne copia. Entro venti giorni inoltre, le persone implicate nell’inchiesta potranno presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere sottoposte ad interrogatorio.