L’idea di illuminare artificialmente la scala dei turchi dovrà tenere in debito conto il valore naturalistico del sito, sia sotto il profilo della conservazione dell’ambiente naturale che fa da importante corollario alla scogliera sia per la suggestione unica ed inimitabile che solo le notti di luna piena sanno regalare a questo incantevole posto.

Non siamo contrari a prescindere a che il progetto cui si sta lavorando ed il cui piano di fattibilità è stato presentato qualche giorno addietro in un apposto convegno a Realmonte trovi una sua concreta realizzazione.


Ma proprio perché quella attuale è una fase preparatoria e propedeutica rispetto ad una eventuale attuazione ci appare opportuno sottolineare alcuni aspetti che non potranno essere tralasciati in sede di valutazione soprattutto dell’impatto ambientale dell’opera e della sua effettiva efficacia in termini di valorizzazione del bene.

L’illuminazione artificiale, infatti, finisce inevitabilmente per esercitare un impatto sull’ambiente naturale e può quindi produrre effetti e conseguenze negative non trascurabili sul piano dei delicati equilibri che garantiscono la conservazione della biodiversità. Di tutto ciò il progetto dovrà tenere debitamente conto, con studi ed approfondimenti idonei.

Allo stesso modo riteniamo affatto trascurabile un altro aspetto che è legato sempre alla naturale bellezza di quel luogo che viene ad essere esaltata in particolari momenti del giorno e della notte. Anche i promotori del progetto, infatti, devono convenire con noi e con tutti i visitatori della Scala dei Turchi che non esiste modo più suggestivo ed affascinante per illuminare la bianca scogliera a picco sul mare del chiaro di luna nelle notti di luna piena.

Già in questa fase del tutto iniziale ed interlocutoria, quindi, ci sentiamo in diritto di chiedere a chi intende intestarsi questa operazione di considerare l’opportunità o, meglio, la necessità che l’eventuale sistema illuminante venga tenuto spento durante le fasi di plenilunio, e ciò per mantenere intatto proprio quel fascino che con la luce artificiale si vorrebbe aumentare.

In conclusione, riteniamo che queste nostre valutazioni vadano nella direzione auspicata e dai proponenti del progetto e dagli Enti che si vorrebbero coinvolgere, con in testa la Regione ed il Comune di Realmonte, di realizzare un’opera che contemperi le esigenze di sviluppo del territorio con la sostenibilità ed il risparmio energetico.