Calano gli omicidi, in aumento i furti e le rapine, oltre 650 arresti e 700 patenti ritirate. Sono i dati più importanti registrati nel 2010 nell’ambito della sicurezza pubblica in provincia di Agrigento, da tutte le forze di polizia, vigili urbani e Corpo Forestale. Il bilancio annuale dei risultati ottenuti e sull’andamento dell’attività criminale è stato reso noto nel corso di una conferenza stampa dal colonnello dei carabinieri Mario Di Iulio. In calo gli omicidi 4 quelli commessi nel 2010, 3 in meno rispetto al 2009. Nessuno di stampo mafioso. In aumento i tentati omicidi, 18, erano stati 12. Incremento dei furti 4589, contro i 4395 del 2009. 695 furti in abitazioni, 265 in esercizi commerciali. 95 le rapine, nel 2009 erano state 88. Alto il numero dei danneggiamenti 2189 e degli attentati incendiari 238. Nell’attività di contrasto, 674, di cui 409 in flagranza, le persone finite in manette, nel 2009 erano state 505. Altissimo il numero delle denunce presentate 4.044. Sequestrati 16 chili di droga, 100 armi, 6592 munizioni. Nel 2010 sono state elevate oltre 10.000 multe per violazione al Codice della Strada, 1400 per il mancato uso del casco, 700 le patenti ritirate di cui 350 per abuso di alcolici e 50 per sostanze stupefacenti. 900 gli aumezzi sequestrati. La conferenza di oggi è stata l’occasione per i carabinieri del comando provinciale di ricordare anche i maggiori successi ottenuti dall’Arma nell’agrigentino nell’anno appena trascorso: su tutti la cattura il 23 ottobre del capomafia Gerlandino Messina. Le operazioni, il 26 marzo il blitz antimafia Apocalisse con l’arresto di otto persone. Poi le due operazioni antidroga Bacchanalia con 12 arresti e Ballarò con 52.












