“Mi sono stancato di aspettare, penso che a questo punto andrò in Tunisia dove abbiamo già altri insediamenti”. E’ lo sfogo di un imprenditore agrigentino, vittima dei tempi lunghi della burocrazia. Il suo nome è Davide Romeo, 44 anni, di Favara. ” Il governo tunisino – continua – ci ha fatto sapere che ci aiuterà. Come del resto ha finora fatto”. L’imprenditore avrebbe voluto realizzare, già con due milioni di euro pronti in cassa, un impianto di recupero di rifiuti urbani: plastica, lattine, carta e cartone a Casteltermini. Così tre anni fa decise di avviare questo progetto. E chiese aiuto al Consorzio per le aree di sviluppo industriale della Provincia di Agrigento. Il progetto prevedeva anche venti assunzioni per mandare avanti una fabbrica, che ha bisogno di pochi macchinari e tanta manodopera. < In poco tempo abbiamo avuto una risposta, – ha dichiarato Romeo – ci venne dato un terreno a Casteltermini, dove si sono altre industrie. Ma per cominciare era necessaria una sede >. Romeo presentò un progetto edilizio al Comune. Avviate le procedure è iniziata l’attesa lunga tre anni appunto. Da qui la scelta di mollare ed andare in Tunisia, dove ci sono voluti appena cinque giorni per costituire una società. A Romeo è giunta la solidarietà di Confindustria. Subito è arrivata la replica del sindaco di Casteltermini, Nuccio Sapia: “ciò che non dice Confindustria è che si tratta di un progetto che riguarda lo stoccaggio di rifiuti speciali, per il quale occorre un’attenta valutazione eco-ambientale. Noi di solito siamo solleciti. Ma non vogliamo trasformare il nostro territorio in una pattumiera”.