L’amministrazione di Licata guidata dal Sindaco Graci invita la cittadinanza a sostenere il Comune devolvendo la quota del 5 x mille sul modello di dichiarazione dei redditi 2011.

Che tutti si debba contribuire a migliorare la qualità della vita dei soggetti più deboli è, senza dubbio alcuno, un atto moralmente lodevole oltre che doveroso, ma che la sollecitazione ad un tale gesto, attraverso la donazione del cinque per mille ai servizi sociali di un Comune, venga da un’amministrazione pubblica, suscita qualche perplessità.

La sensibilità e la generosità sono qualità innate degli individui, magari possono essere più o meno spiccate, ma di certo non indotte.

Supponendo che tali qualità possano essere indotte, se sollecitate da amministratori pubblici che predicano egregiamente, ma si guardano bene dal darne l’esempio, attraverso un’autotassazione, o una riduzione dei propri compensi o con qualunque altra modalità atta al raggiungimento del rimpinguamento delle casse comunali, si può forse pensare che l’animo umano sia disposto a farsi educare alla generosità?

Non siamo tutti troppo cresciuti per credere a Babbo Natale?

E’ auspicabile per i cittadini disagiati che siano in molti ad essere sensibilizzati da un invito tanto originale, ma è altrettanto auspicabile, non solo che gli amministratori in primis rivedano l’assetto gestionale delle risorse comunali, ma che anche l’intera cittadinanza rifletta su un tale metodo pseudo-pedagogicamente induttivo.

Non sarebbe certamente più dignitoso che il Sindaco Graci, dopo il suo fallimento politico, abbia una scossa di orgoglio e si dimetta? Non sarebbe più giusto e corretto tornare alle urne per dare alla città di Licata un Consiglio Comunale, eletto democraticamente dal Popolo?

Non credo che i cittadini di Licata abbiano bisogno di un’amministrazione sostentata dall’obolo richiesto, credo invece che abbiano bisogno di un’amministrazione che gestisca la cosa pubblica in maniera più armonica e soddisfacente.

Il Coordinatore M.N.C. Regione Sicilia

Francesco Guadalupi