Riposeranno nel cimitero di Favara due delle 25 vittime dell’ultima tragedia nel Canale di Sicilia. Salme senza un nome, feretri indicati con il numero 14 e 1, speranze senza futuro spezzato in un Mediterraneo dal quale non si torna indietro. L’estremo omaggio ieri pomeriggio è stato celebrato con il rito cattolico e quello musulmano. Oltre all’Imam e a tre preti, durante la cerimonia hanno voluto esprimere il proprio cordoglio il presidente del consiglio comunale Leonardo Pitruzzella e il sindaco Rosario Manganella.
Quest’ultimo ha annunciato l’intitolazione di una via di Favara a tutte le vittime del mare. Ai funerali hanno partecipato numerosi favaresi e i profughi provenienti dal Ghana, Afganistan, Niger, Nigeria, Sudan, Mali, Ciad, Sudan, Marocco, Senegal e altri Paesi del Nord Africa. C’erano i 77 ospiti dell’associazione Omnia Academy, la Cisl e la Cgil provinciale. Intanto sul versante delle indagini è stato convalidato il fermo per i sei presunti scafisti del barcone approdato a Lampedusa lo scorso primo agosto e all’interno del quale sono stati trovati proprio i 25 immigrati morti.
Il Gip del Tribunale di Agrigento ha disposto per gli indagati la custodia cautelare in carcere. Tutti sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di avere provocato la morte delle persone ritrovate nella stiva. Due dei presunti scafisti, Ibrahim Mohamed e Mohamed Moussa, sono accusati anche di omicidio: secondo i pubblici ministeri del Tribunale di Agrigento Giacomo Forte ed Andrea Bianchi, avrebbero picchiato e gettato in mare due persone che sarebbero riuscite ad uscire dalla stiva.