Aumenta il numero di minorenni agrigentini dipendenti dalle sigarette. Prevalentemente sono le giovani, della fascia preadolescenziale e adolescenziale, a farne maggiore uso. Dai dati del Sert di Agrigento emerge che sono numeri in calo per i minori di sesso maschile. Le sigarette sono facilmente acquistabili, nonostante il divieto di vendita ai minorenni. In tutte le città italiane, compresa Agrigento, sono stati installati dei distributori per cui basta inserire un documento, che verifichi la maggiore età. Anche i minorenni possono acquistare sigarette attraverso questo distributore prendendo in prestito il documento di un amico con la maggiore età, o addirittura, in certi casi, inserendo un tesserino qualsiasi. Gravi le conseguenze fisiche connesse al consumo di sigarette in così giovane età: tumori polmonari e tutte le patologie indicate dietro il pacchetto; un altro effetto è la tachicardia. Il cattivo esempio viene dagli adulti: fumano tutti, perché il tumore deve colpire proprio me? Quando si accende una sigaretta – ha detto il direttore di servizio tossicodipendenze del Sert di Agrigento, Andriani – si volatilizzano circa 2000 sostanze e 70 di queste sono cancerogene. Il tabacco è sbiancato, ci sono delle sostante chimiche per evitare che ammuffisca. La pianta viene pompata con additivi chimici per produrre di più; inoltre vengono utilizzati dei prodotti al fine della conservazione del prodotto. Compresa la cartina. Un insieme di sostanze dannose che confluiscono nella sigaretta che si fuma. Praticamente dopo il processo di formazione, il prodotto finale non contiene il tabacco che fumava il nonno.Eppure i giovanissimi sembrano sordi agli allarmi lanciati dalle campagne mediatiche.