Nella seduta del Consiglio Comunale di Canicattì, celebrato il 29 dicembre, è andata in scena una commedia ad opera dei Consiglieri appartenenti alla Lista Corbo, dai tratti tipicamente pirandelliani, che di fatto anticipa la nuova stagione teatrale.
Mentre la città langue nella sua profonda crisi economica, sociale e culturale, e si assiste impotenti:
1. alle continue minacce di sciopero per il mancato pagamento degli stipendi in favore degli operatori ecologici;
2. al crescente randagismo che mette in pericolo l’incolumità dei nostri cittadini;
3. alle difficoltà economiche delle famiglie bisognose che non riescono a soddisfare i più elementari e scontati bisogni umani;
4. alle continue vessazione dell’Ufficio Finanziario che pensa bene di inviare accertamenti sotto il periodo di Natale, non sempre legittimi e tempestivi;
i nostri cari consiglieri comunali eletti nella Lista Corbo hanno ritenuto di mandare in onda una protesta nei confronti di un Consigliere (si tratta forse del Consigliere Di Benedetto?) colpevole, a loro dire, di aver criticato in termini politici l’operato di codesta maggioranza.
Tale protesta in un contesto di normalità è benvenuta, in quanto in un sistema democratico a tutti è consentito manifestare liberamente e come meglio crede il proprio pensiero.
La cosa che lascia perplessi è la modalità della protesta stessa, infatti, dopo le dichiarazioni di un Consigliere della Lista Corbo, che contestava le critiche indirizzate alla maggioranza, i Consiglieri della predetta lista hanno opportunamente deciso di abbandonare l’Aula Consiliare, facendo venir meno il numero legale, con conseguente sospensione dei lavori.
Forse i Consiglieri distrattamente, presi magari dal clima vancaziero tipico del periodo natalizio e dall’inaugurazione della nuova stagione teatrale che li vede impegnati in prima fila, non hanno pensato che una simile condotta grava interamente sulle tasche dei cittadini, in quanto, all’inizio dei lavori consiliari avendo alzato la mano in segno di presenza, hanno maturato il diritto a percepire un lauto gettone.
Pertanto, piuttosto che svolgere le mansioni che i loro elettori gli hanno assegnato, sempre nell’interesse della collettività canicattinese, i Corbiani hanno pensato bene di protestare a spese della città intascando il gettone di presenza, mentre i netturbini che scioperano per il diritto a percepire il proprio stipendio, devono rinunciare alla paga per l’intero periodo di sciopero.
Il sottoscritto rimasto molto sorpreso per un simile atteggiamento e non volendo esser tacciato di accattonaggio, intende rinunciare al gettone di presenza per una seduta nella quale non sono stati trattati argomenti che riguardono l’interesse della mia città.
A riguardo occorre evidenziare che il danno subito dalla collettività, per il mancato svolgimento del Consiglio Comunale, è rappresentato anche dai costi sostenuti dal Comune per garantire:
1. la presenza del personale dipendente che a vario titolo partecipa alla realizzazione delle sedute consiliari;
2. le riprese televisive eseguite dall’emittente locale;
3. il servizio di stenotipia;
In un periodo di vacche magre, dove ogni euro risparmiato è una risorsa fondamentale per risolvere le tante problematiche della nostra cittadina, i consiglieri della lista Corbo hanno preferito sperperare inutili quattrini per inscenare una protesta di carattere squisitamente personale, ponendola totalmente carico della casse comunale, peraltro già deficitarie.
In termini razionale il comportamento assunto dalla maggioranza appare fin troppo puerile, tanto da far sorgere il lecito sospetto che:
• ci sono forse argomenti nell’ordine del giorno del Consiglio che non convingono gli stessi consiglieri specializzati in alzata di mano?
• Si voleva dare un preciso segnale politico a qualche rappresentante di una autorevolissima istituzione?
• Il Sindaco, padre padrone di questa maggioranza, è stato il regista o semplice spettatore di questa scenata?
Per il rispetto che nutro verso la cittadinanza ho ritenuto doveroso e opportuno documentare l’accaduto, affinché ognuno di Noi possa effettuare le proprie valutazione.
IL CAPOGRUPPO DEL PDL
FABIO DI BENEDETTO