Restituire a Lampedusa e Linosa una gestione pubblica nel segno dell’ordinarietà. E’ questo il proposito che hanno condiviso il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e il prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino, che si sono incontrate questa mattina per discutere le tante questioni aperte che la nuova amministrazione cittadina deve affrontare. “E’ stato un incontro cordiale, oltre ogni retorica. E soprattutto molto positivo: ho verificato una assoluta comunanza nell’analisi dei problemi e nelle strategie per risolverli. Considero questa prima riunione come l’inizio di un’efficace e proficua collaborazione”. Così il sindaco Nicolini ha giudicato l’esito della riunione in prefettura. Sindaco e Prefetto hanno discusso soprattutto della forte criticità legata ai conti pubblici e alla grave situazione in cui versa l’ufficio tecnico. Questioni molto delicate, con implicazioni anche di carattere giudiziario. Per questo Nicolini ha chiesto che l’attenzione delle istituzioni sia particolarmente elevata nel percorso di ripristino della legalità nella gestione del Comune. Ma al centro del colloquio, hanno trovato posto anche questioni apparentemente minori, ma comunque rilevanti per chi vive nelle Pelagie: come la messa in funzione del distributore di carburante a Linosa, finito ma senza autorizzazione da oltre un anno; la revisione della tratta sociale aerea perché sia più adeguata alle necessità dei cittadini; il problema del trasporto del pescato che da Lampedusa non può partire su nave per via della variabile legata alle condizioni meteo marine e alla inadeguatezza del mototraghetto della Siremar.

E’ stato affrontato infine il tema dell’immigrazione, con la prossima riapertura di una parte (per un totale di 250 posti letto) del centro di accoglienza ristrutturato dopo l’incendio dello scorso anno. “Un centro che dovrà tornare a essere di ‘primo soccorso e accoglienza’ e non più di identificazione ed espulsione – ha sottolineato Giusi Nicolini -. Perché anche in questo oggi Lampedusa deve segnare un solco con il recente passato e tornare a essere un’isola umana e accogliente per quanti approdano sulle nostre coste”. Dopo anni in cui ogni questione è stata sempre considerata un’emergenza, l’obiettivo è dunque quello di ricondurre le questioni nell’alveo della ordinaria amministrazione. “Come sindaco mi sono assunta il compito di riportare alla normalità e alla legalità la vita sulle isole. E’ l’obiettivo principale che questa amministrazione si è data e per il quale abbiamo cominciato a lavorare”.