Come ho già avuto modo di scrivere, la ulteriore manovra finanziaria di questo governo mai scelto da nessun elettore, è un insieme di tagli alla spesa pubblica che avrà effetti sempre più devastanti anche negli anni a venire. E’ comunque palese il carattere ciclico nella sua componente di riduzione dei servizi e degli investimenti. Tagli che non generano equità e tanto meno occupazione ma solo il malessere di una società duramente colpita e da tempo al collasso. A metafora di tutto ciò possiamo assumere la Sanità, con 5 miliardi di euro che vengono oggi tagliati e che sommati ai sette del governo Berlusconi diventano dodici; con la riduzione dei posti letto e del personale negli ospedali, con gli aumenti sulle prestazioni sanitarie e sui ticket dei medicinali. Senza parlare poi dei tagli agli enti locali e ai trasporti. Operazioni, queste, fatte da persone che non hanno la minima conoscenza della realtà del Paese, che tengono solo conto dei mercati e dello spread che, peraltro, non riescono minimamente a dominare. Anzi!
Altre sforbiciate, dunque, che allungheranno la curva della recessione in Italia, mentre in Francia, per esempio, seguono tutt’altra strada: inasprimenti fiscali sui redditi alti e sulle grandi ricchezze, sulle rendite finanziarie e sulle compravendite immobiliari e, nel contempo, riducono l’Iva sui libri, sugli spettacoli e sulla cultura in genere. Da noi invece è un martellamento costante e giornaliero sui più deboli. E la cura dimagrante non è ancora finita, perchè altri provvedimenti sono in arrivo: riadattamento delle agevolazioni fiscali, ulteriore revisione della spesa e dei contributi pubblici. Indovinate chi sarà a pagare ancora. E statene certi che pure questa manovra passerà come tutte le altre, con o senza fiducia in Parlamento, credere ancora ai nostri guru politicanti che gridano al lupo al lupo, che dicono che ribalteranno le iniquità in sede parlamentare, è da stupidi. C’è poco da credere loro, le cazzate dette da costoro sono talmente tante che ormai nessuno si cura più di contestarle. Oltretutto non sono loro gli sponsor, quelli che alla fine ratificano tutto purchè non venga toccato il loro culo?
Si, sono loro i lupi, gli stessi che gridano al lupo al lupo!
Salvatore Ferrara