Vecchie questioni e arcani malumori sono stati risvegliati durante l’ultimo consiglio comunale riunito in sessione ordinaria giovedì 30 maggio presso la sala consiliare. La seduta prevedeva l’approvazione del regolamento comunale per la disciplina sui controlli interni e sulla trasparenza dei titolari di cariche elettive di governo, approvati all’unanimità, e due questioni abbastanza discusse ma mai risolte del tutto. La prima è quella relativa alla convalida del versamento del tributo sui rifiuti e sui servizi (TARES) che ha visto l’intervento del consigliere Gulizia, la quale ha lamentato il mancato abbattimento dei costi che invece avrebbe dovuto comportare la scelta della differenziata. Il punto è stato approvato e prevedrà la dilazione della somma da parte dei contribuenti in tre rate, da versare entro il 31 luglio, il 30 settembre e il 31 dicembre 2013. Il nodo più intricato è arrivato successivamente, a seguito della relazione redatta dal sindaco circa gli avvenimenti dell’ultimo anno. I consiglieri Lo Porto e Montana (che in queste elezioni stanno appoggiando la candidatura di Gianfilippo) hanno lasciato l’aula motivando la scelta nell’avere preso visione dello scritto e avere ritenuto “poco educato additare la colpa agli ex assessori”. Messana ha quindi approfittato della consistente presenza di cittadini in aula per ribadire la sua buona fede circa la causa delle dimissioni della precedente giunta e ha colto l’occasione per sfogare rabbia, delusione e rancore in particolare verso il candidato Bancheri per avere “ordito una congiura di palazzo” contro di lui e per aver dimostrato “tanto malanimo e tanta ingratitudine”. Una crisi politica che “sarebbe stata orchestrata”, a detta del sindaco, proprio in coincidenza del suo anniversario di matrimonio in cui si trovava fuori Delia e non avrebbe potuto reagire ai manifesti fatti contro la sua persona. Ha affermato Messana: “Qual è il senso di responsabilità degli assessori che vanno via in un periodo di grave crisi? Perché è andato via Lo Porto che non ha voluto ascoltare la verità? Quella di Gianfilippo è stata una vastasata, minacciare di dimettersi e andare via. Non mi ha lasciato il tempo di spiegare che solo i membri dell’assemblea potevano essere eletti e già membro lo era il preside La Verde. L’ex sindaco di Sommatino raccontò una versione parziale a Gianfilippo solo perché non voleva che il posto del c. d. a. fosse occupato nuovamente da un deliano. La gente ora ce l’ha contro il sindaco per aver aumentato le tasse, mentre loro sono andati via come i sorci”. Dopo aver letto le motivazioni consegnate dagli ex assessori dimissionari, le parole di Messana si sono indirizzate contro l’assessore Carvello che l’avrebbe definito “meschino” e che avrebbe lamentato la mancata realizzazione di un carnevale in chiesa. Così, il sindaco ha alluso a ripercussioni dell’arciprete (fratello dell’ex amministratore) che non avrebbe portato quest’anno, a differenza della consuetudine ormai stabilita, la Madonna al comune. Anche il presidente del consiglio Salvaggio è intervenuto sostenendo che la mancata partecipazione degli agricoltori ad una riunione per l’IGP della pesca locale a cui da anni si lavora, sia stata una scelta forzata e dovuta dall’appoggio degli agricoltori a Bancheri: “Gli agricoltori sono stati probabilmente costretti a non venire”.

FL