La giornata inizia in verità con un bel bianco latte e un intenso nero caffè, ma comincia presto a prendere colore. L’azzurro del cielo, il blu del mare, il rosso e il verde dei semafori.

C’è il grigio dei palazzi, ma questa è un’altra storia……Poi i colori li ritrovo nei grafici al computer. Il più delle volte vedo Rosso, corrisponde alla classe G, qualche volta Arancione, corrisponde alle classi E o F, oppure Giallo, classe D, il Verde quasi mai, da quando, dall’1 luglio 2009, è diventato obbligatorio far redigere l’ACE, Attestato di Certificazione Energetica, in ogni caso di compravendita; con l’entrata in vigore del nuovo decreto 4 giugno 2013 n. 63, che modifica il D.Lgs 192/05 da cui tutto ha inizio, è diventato obbligatorio anche per gli affitti, e l’ACE è diventato APE, Attestato di Prestazione Energetica.


Sto parlando del grafico a barre che indica la prestazione energetica dei nostri edifici.

Ma che cos’è? E’ un modo per stimare il rendimento energetico degli edifici e la distinzione in classi del grafico serve ad individuare il consumo di energia per riscaldare, per produrre l’acqua calda sanitaria, per raffrescare (novità introdotta con il decreto n.63 sopracitato) le nostre unità immobiliari (appartamenti, negozi, uffici) con lo scopo finale di ridurlo. La classe A indica gli edifici a consumo quasi zero, mentre la classe G quelli che consumano di più.

Chi può redigerlo? Con il Decreto Ministeriale del 22 novembre 2012 non è più possibile autocertificare il proprio appartamento con la classe G (essendo il DM superiore al Decreto Generale del Dipartimento della Regione Sicilia n.65/2011 che invece lo consentiva), occorre invece che sia un tecnico abilitato, iscritto all’albo dei certificatori energetici, a redigere l’Attestato di Prestazione Energetica. Ha una durata di dieci anni, ma potrà essere sostituito qualora durante il periodo vengono realizzati dei lavori che ne modificano le prestazioni energetiche e quindi la classe.

Cosa riporta l’attestato e quindi cosa occorre controllare quando si acquista o si affitta un appartamento? Il certificato riporta alcuni valori che individuano il sistema costituito dall’edificio e dai suoi impianti; i più importanti sono: l’EPi, l’Epe, l’EPacs, l’EPill, indici di prestazione energetica che nel caso di edifici residenziali sono espressi in kWh/m²Anno e altro non sono che l’energia, espressa in chilowattora, che si consuma in un anno per riscaldare, per raffrescare, per preparare l’acqua calda sanitaria, ed illuminare un metro quadrato di superficie utile dell’edificio. L’Epgl, indice di prestazione energetica globale dell’edificio, è la sommatoria dei valori di prima e determina la classe energetica da controllare, riportata nell’indicatore a forma di tachimetro grande nell’attestato.

Ing. Daniela Mirotta