Gli Studenti Universitari dei corsi di laurea in Beni Culturali e Archeologia e Archeologi Professionisti,scenderanno in pizza il prossimo 11 gennaio. Hanno organizzato un corteo giorno 11 gennaio dalle 10:00 alle 14:00, che partirà da via La Malfa ( presso Villa Genuardi) e finirà sulla Sp 4 ( nei pressi del Punto di Ristoro).Dicono “no” al bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo “500 giovani per la Cultura” e affermano: “E’ un insulto alla dignità del lavoro perché maschera con il termine “tirocinio” la più becera forma di sfruttamento e di lavoro precario sottopagato: “un’indennità di partecipazione, al lordo, di 5000 euro annui, comprensiva della quota relativa alla copertura assicurativa”. Vuol dire 3,50 all’ora. Manifestiamo perché il Ministero non può pretendere di reclutare professionisti laureati con il massimo dei voti e con competenze specifiche, come richiede il bando, e poi riconoscere un compenso offensivo, sotto forma di “indennità”.
Manifestiamo per rivendicare buona occupazione e rispetto per i professionisti e per le imprese dei Beni Culturali, a cominciare dall’immediato ritiro del bando.E’ grave che proprio la figura dell’archeologo, non sia riconosciuta nel Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Chiediamo con forza il riconoscimento giuridico pubblico della figura di archeologo.
Ci rivolgiamo inoltre all’amministrazione regionale e all’assessore in particolare che con il DDG 2372/2013 del 26 Agosto 2013, insieme alla declaratoria dei profili professionali stipulata con i sindacati l’8 Maggio 2013, hanno sancito definitivamente la dipartita della figura professionale dell’archeologo all’interno degli organi amministrativi preposti alla tutela dei beni, dichiarando di fatto le sue competenze alla pari con altre figure professionali provenienti dai più disparati settori, svalutando così il valore scientifico degli studi condotti presso gli istituti universitari e di alta formazione, e ignorando il DM beni culturali del 20 Marzo 2013 con il quale si stabilisce che la l’archeologo che collabora con le sovrintendenze debba possedere il diploma di scuola di specializzazione e/o il dottorato di ricerca.”