A fine mese l’amministrazione comunale di Canicattì rescinderà il contratto di locazione con i proprietari dell’immobile dove sino a qualche tempo addietro si trovavano la sede distaccata del Tribunale e gli uffici del Giudice di Pace. Infatti, il sindaco Vincenzo Corbo, ha raggiunto un accordo con i proprietari ai quali sarà restituito l’immobile senza che venga pagata nessuna penale dal comune, per la rescissione anticipata del contratto d’affitto.
L’accordo di locazione, registrato il 22 marzo del 2010, prevedeva l’affitto dello stabile in questione, da destinare a sede degli uffici giudiziari per la durata complessiva di 9 anni. Soltanto lo scorso mese di gennaio il comune aveva liquidato ai proprietari ben 65 mila euro come somme spettanti per la pigione dell’immobile per i primi sei mesi del 2014.
Dunque prima che scatti il secondo semestre, da luglio a dicembre di quest’anno l’ente ha deciso di rescindere il contratto impegnandosi a liberare i locali entro la fine di questo mese. Per accelerare l’iter l’amministrazione comunale ha già dato in appalto ad una ditta specializzata nel settore, l’incarico di effettuare il trasloco con gli arredi ed i documenti che si trovano ancora dentro la struttura di via Medaglia Portatone, che saranno trasferiti presso la sede centrale del Tribunale di Agrigento. L’importo stanziato dalla giunta per l’esecuzione di questo servizio è di ben sette mila euro.
Questi sono gli effetti anche della chiusura degli uffici del giudice di Pace, che dallo scorso 2 maggio non è più operativo in città. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, infatti, lo scorso 13 marzo aveva firmato il decreto che disponeva il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace. In questo decreto per quanto riguarda la provincia di Agrigento erano state accolte le istanze formulate dai comuni di Licata, Bivona, Menfi e Ribera. Canicattì, invece ne era stata esclusa. Il personale era stato, trasferito ad Agrigento.