RIMOZIONE-AMIANTO2Registrato il più alto tasso di ammalati da amianto tra le regioni del Sud: due casi ogni centomila abitanti; Siracusa, Palermo e Ragusa le province più colpite. Così il presidente della Commissione per le miniere dismesse presso l’Urps, Giuseppe Regalbuto, lancia l’allarme amianto.

“Non poteva esserci primato peggiore per la Sicilia – commenta Regalbuto – se non quello di balzare in testa alla classifica delle regioni del Meridione con la maggiore incidenza di tumore dovuto all’esposizione ad amianto: poco meno di due casi all’anno ogni centomila abitanti, con Siracusa prima tra le province a rischio”.

L’impietoso bollettino è messo nero su bianco nel Registro nazionale dei mesoteliomi, ossia di quei tumori che nascono dalle cellule del mesotelio e sono associati soprattutto all’esposizione alle fibre dell’eternit. Stando ai dati riportati, nel 2012 il mesotelioma ha colpito 58 uomini residenti nell’Isola e 25 donne, con un tasso di incidenza ogni centomila abitanti altissimo, a seguire la Campania con 51 uomini e 19 donne, la Puglia con 28 ammalati totali, la Basilicata e l’Abruzzo con 5 e la Calabria con 4. Nessun caso registrato in Molise e 7 quelli in Sardegna.

Esiste, poi, un registro Regionale Siciliano dei mesoteliomi aggiornato al 2009 e che copre un arco temporale di 11 anni, dal 1998 al 2009 appunto. Questo atto ha grande rilevanza socio-sanitaria, poiché la gravissima malattia è associata con l’esposizione ad amianto secondo un modello di causa-effetto universalmente riconosciuto come biologicamente plausibile.

“Stando all’Osservatorio epidemiologico regionale e al Registro tumori di Ragusa, a cui era stato affidato la responsabilità di gestire proprio la registrazione del mesotelioma in Sicilia, si tratta di una malattia altamente letale – continua Regalbuto – che ha un lungo periodo di latenza, questo significa che esso può essere riconducibile ad esposizioni a fibre di amianto nei decenni passati e che il trend d’incidenza, probabilmente, potrebbe essere in salita”.

Cosi, nel periodo di riferimento delle rilevazioni, Siracusa è la prima provincia per l’incidenza media annuale dei casi di mesotelioma registrati, segue Palermo, Ragusa e Catania. Ma l’attenzione va anche alla provincia di Enna che, purtroppo, non ha un registro tumore, con indici di mortalità, pertanto, fino al 2013 non noti.

“Attualmente il problema dell’amianto nella nostra provincia è gravissimo – spiega il presidente – considerato che si aspetta ancora la ripresa della bonifica di oltre 20 milioni di kg di amianto e di altre sostanze nocive presenti a Pasquasia”.

Il 70% dei casi totali di morti per mesotelioma in Sicilia, dunque, come riferito da diversi medici oncologi, è legato al contatto per anni con l’amianto, tuttavia esiste il 30% circa di casi in cui la sorgente dell’esposizione è sconosciuta. “La tutela dell’ambiente e, ancor di più, il diritto alla salute sono costituzionalmente garantiti – conclude Regalbuto – non perdiamo di vista quelli che sono i veri obiettivi da raggiungere per un nostro vivere sano e dignitoso”.

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