Il Comune al dissesto finanziario. Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì sera, per la seconda volta consecutiva nel giro di poco meno di un mese, ha detto «no» al piano di riequilibrio che era stato presentato dall’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Picone. A favore del piano hanno votato dieci consiglieri di maggioranza contrari otto della minoranza al quale si sono aggiunti il consigliere Domenico Tascarella e l’ex assessore comunale Santina Accascio, che nell’agosto scorso aveva rimesso il mandato nelle mani del sindaco Gianni Picone, rinunciando al proprio incarico all’interno della giunta. Per effetto di questa votazione il piano di riequilibrio è stato bocciato e adesso i passi successivi saranno quelli di dichiarare l’ente in dissesto finanziario.
L’esito della riunione di lunedì sera, sarà comunicata al commissario nominato dall’assessorato regionale agli Enti locali, Carmelo Messina nelle scorse settimane. Commissario, che era stato nominato per far sì che il comune si dotasse di un bilancio di previsione 2014 di cui al momento è ancora sprovvisto. Ma così, invece, non è andata. Adesso il commissario chiederà al presidente del Consiglio, Giuseppe Vinci, di convocare una riunione dell’assemblea cittadina che avrà il compito di votare il dissesto. Tutto questo dovrà avvenire entro venti giorni di tempo dalla data di bocciatura del piano di riequilibrio da parte del consiglio comunale. Poi, dichiarato il default dell’ente, la Corte dei conti, invierà i commissari che avranno il compito di gestire il dissesto, mentre all’amministrazione comunale toccherà l’onere di guidare la città con le somme di un bilancio striminzito che consentirà di gestire l’ordinario.
L’unica via d’uscita, dunque, per cercare di salvare la situazione poteva essere quella che prima la Corte dei conti e successivamente il ministero dell’Interno approvassero il piano di riequilibrio finanziario. In sostanza, una sorta di concordato che avrebbe permesso di spalmare negli anni le somme che il comune deve versare ai suoi creditori circa 11 milioni di euro. Ma così adesso non potrà più essere.
«Sono amareggiato – ha detto il sindaco Gianni Picone – per quello che è avvenuto lunedì sera in consiglio. Oggi qualcuno si è messo in testa di fare un torto a questa amministrazione comunale ma invece sta soltanto procurando ulteriori danni ai cittadini che ne pagheranno le conseguenze».
Per i consiglieri che hanno bocciato la proposta dell’amministrazione, invece, approvare quel piano di riequilibrio finanziario non aveva un senso perché inadeguato.
Carmelo Vella
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