dangelo-carmelo-2Finale al cardiopalmo al Comune di Ravanusa dal punto di vista finanziario. La Regione Siciliana non accredita le risorse dell’ex fondo di solidarietà per gli enti locali che ammonta a circa 500mila euro e il comune si trova al di sotto dell’obiettivo del patto di stabilità di circa centomila euro. Nel bilancio di quest’anno l’amministrazione guidata da Carmelo D’Angelo ha dovuto azzerare tutte le risorse sugli investimenti per pagare i debiti derivanti da sentenze, da espropri e da mutui contratti negli anni precedenti. Questi ultimi hanno inciso sul bilancio per circa 130mila euro, centottanta mila euro sono stati pagati agli eredi Sillitti e 300mila euro sono stati destinati nel bilancio per la prima tranche che ha visto il Comune soccombente per un esproprio di terreni in contrada Fiumarella. Questo sforzo da spending review potrebbe non bastare se la regione siciliana non provvede entro il 31 dicembre a definire le risorse da destinare agli enti locali e soprattutto a sanare la posizione del contributo straordinario per i precari della ex diga Gibbesi che ammonta a centomila euro, ma che é attaccato al filo di lana di un emendamento presentato da vari deputati, tra cui gli agrigentini Di Mauro e Fontana, per salvare questi lavoratori. Se le risorse non venissero appostate sull’esercizio provvisorio si troverebbero a casa già dal primo gennaio. L’amministrazione ha istituito una task force con tutti i capi area per trovare soluzioni alternative ed il sindaco ha ordinato al capo degli uffici finanziari di bloccare tutti gli impegni di spesa che potranno essere nuovamente operativi solamente se il quadro normativo dovesse schiarirsi e se si  avranno certezze dei trasferimenti.
«Abbiamo pronto un piano alternativo per evitare lo sforamento del patto di stabilità», ha dichiarato il sindaco D’Angelo «ma saremo costretti a tagliare servizi indispensabili e personale precario se la Regione Siciliana e l’assemblea regionale non daranno seguito all’emendamento proposto e se non arriveranno i fondi che la regione trasferisce ai Comuni».