sicilia“Sicilia ….isola di merda” quella frase, pronunciata dal cantautore Roberto Vecchioni, inserita in una riflessione ad ampio raggio ha scatenato le polemiche sui social network. Già perche quell’inciso quasi sussurrato, Sicilia “isola di merda”, secondo alcuni ha offeso l’orgoglio siculo. Ma c’è anche chi gli ha dato ragione.

A mio modesto avviso oggi, più che mai, viviamo in un’epoca dove solo una forte motivazione può spingerci ad andare avanti e cosa c’è di meglio che sentirsi dire un’ amara verità, che in molti conosciamo, per spingerci ad andare avanti per cambiare le cose?

Eh già, è proprio questo che forse a molti ha dato fastidio, la voglia di cambiare il sistema, tanta gente  preferisce sguazzare in questa merda ed accettare le dolci bugie del politico di turno che di questo sistema marcio ha fatto la sua fortuna.

Ma come diceva Giovanni Falcone, se la realtà è così non è detto che debba rimare così!!!! Però c’è un prezzo da pagare…prezzo che fino adesso hanno pagato solo in pochi, eletti poi ipocritamente da un’Antimafia di facciata come paladini della giustizia ed emblemi della Sicilia onesta.

Personalmente mi irritano le lamentele della gente che critica il sistema ma poi si ferma in doppia fila per salutare l’amico al bar, mi irrita la gente che si lamenta della politica e poi vota sempre l’onorevole tal dei tali che gli ha promesso intrallazzi vari per sistemare il figlio in banca, mi irrita la Sicilia che non si difende e  che si nasconde dietro un atavico pessimismo che ha permesso ad una banda di balordi, alternati nel tempo,  di affondare questa stupenda Isola.

Ecco perchè la schiettezza di Vecchioni non mi da fastidio anzi mi spinge a fare molto di più per garantire un futuro migliore alle generazioni future, poi se qualcuno  fa demagogia e si ostina a scrivere che Vecchioni ha sbagliato, che deve chiedere scusa, bla, bla, bla…. sono problemi suoi, io credo che moltissimi  siciliani  abbiano colto il lato positivo di quella frase.

Per natura ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno ed ho sempre amato la mia Sicilia e la mia città natale, giornalisticamente ho sempre dato spazio a chi non depone le armi ma animato di buona volontà  esterna,  senza bavagli,  un malessere comune a molti.

Per questo motivo nella mia attività giornalistica sono stato spesso contrastato da ominicchi  che invece di rimboccarsi le maniche e lavorare per migliorare la nostra città, hanno preferito intingere una  biliosa penna per gettare fango su chi si adopera, spesso gratuitamente, per far si che  i canicattinesi siano orgogliosi di appartenere a questa comunità.

Credo fermamente che la volontà umana non conosca confini, per questo motivo penso che vivere in Sicilia ed in particolare a Canicattì non è un limite, perchè nonostante la posizione geografica che ci taglia fuori da molte opportunità lavorative offerte in altre regioni d’Italia chi vuole veramente realizzare i propri sogni può farlo,  a prescindere dagli alibi mentali!!!!

Nella mia carriera mi sono state offerte diverse occasioni per mollare tutto e trasferirmi altrove, precisamente Milano e Roma, questa scelta però sarebbe stata una sconfitta perchè, dentro di me, ho sempre pensato che era giusto fare qualcosa per la mia comunità.

Dunque se qualcuno, in questo caso Roberto Vecchioni, mi dice che la Sicilia è un’isola di merda mi sbraccio per dimostragli il contrario non mi indigno come molti stanno facendo ipocritamente sui social.

Sui modi dell’esternazione possiamo discutere all’infinito ma sul concetto concreto non c’è storia, la verità a mio avviso è questa, la Sicilia è marcia a causa di coloro che preferiscono farla rimanere tale per riuscire a gestire meglio masse di povera gente, asservite al potere, che ancora oggi scambiano i loro diritti per favori ricevuti!!!!

CanicattiWeb, è nato proprio con lo scopo di cambiare questo sistema,  informando  la gente, dandogli  la possibilità di parlare ed esternare i loro malesseri. Insieme ad altri due soci, dieci anni addietro, siamo stati i pionieri in questo tipo d’informazione, abbiamo pensato che era giusto fare qualcosa per questa città, mettere in atto un giornalismo partecipativo che in questi anni ha  consentito  a tutti, senza differenze di classi sociali, appartenze politiche, ecc , ecc,  di esternare la propria opinione senza dover più subire i proclami di gente , senza scrupoli , che ha portato la Sicilia e , rientrando nell’ambito locale, Canicattì alla deriva.

Proprio per questo, per scelta personale di tutti e tre i soci, abbiamo sempre allontanato le “sirene omeriche” delle pubbliche amministrazioni che  spesso, offrendo un obolo,  pensano che sia lecito mettere qualche bavaglio.

Mi sono sempre definito un giornalista con la schiena dritta e mi vanto di non essermi mai prestato a nessun tipo di ricatto. Questa testata è sempre stata libera e continuerà su questa strada!!!

Lo spirito campanilistico ha sempre fatto parte della mia personalità, tant’è vero che, nei tanti programmi nazionali di Mediaset e Rai, a cui tutt’ora collaboro, non ho mai nascosto le mie origini. Il nome di “Canicattì” è sempre apparso in evidenza , con orgoglio.

A chi invece lo nasconde, consiglio di rivedere la propria storia personale perchè i successi e le sconfitte, spesso, non dipendono dalla città in cui si è nati ma dalla forza di attrazione che si è capaci di generare.

In conclusione vorrei riprendere il pensiero del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che condivido,  che difende il pensiero di Vecchioni, motivandolo così:

“Roberto Vecchioni conferma di essere un grande amico della Sicilia e dei siciliani. Con le sue parole ci ha ricordato che la Sicilia merita molto di più e molto di meglio di ciò che ha oggi. Chi punta l’attenzione su alcune parole forti e colorite usate dal cantautore fa come chi, davanti al dito che indica la luna, si concentra sul dito. Vecchioni – ha continuato il primo cittadino – ci ha ricordato che la Sicilia, tutta la Sicilia è davanti ad un bivio e che prendere la strada giusta o sbagliata dipende soprattutto dai siciliani”.