tribunale-newLa Terza Corte di Assise d’Appello di Catania, dopo il rinvio ad altra corte deciso dalla Cassazione in accoglimento dei ricorsi proposti dal Procuratore Generale di Caltanissetta e dagli Avvocati delle Parti civili costituite, ha condannato il canicattinese Gaetano Marturana alla pena dell’ergastolo, riconoscendolo colpevole dell’omicidio, per motivi d’interesse, del pensionato possidente Angelo Anello, avvenuto il 19 luglio 2005 in territorio di Serradifalco.
In primo grado, la Corte di Assise di Caltanissetta aveva condannato il Marturana alla pena dell’ergastolo, ma la sentenza era stata sostanzialmente modificata dalla Corte di Assise di Appello di Caltanissetta nella parte della pena in cui non s’infliggeva all’imputato la massima pena e lo si assolveva per l’accusa più pesante, quella dell’omicidio, riconoscendolo invece responsabile di una serie di reati minori con refluenze anche sul fronte civilistico.
Quindi, la decisione della Procura generale di Caltanissetta (Dr. Asaro), della difesa dell’imputato (Avv. Remo Pannain) e dei procuratori delle parti civili di ricorrere in Cassazione che, in accoglimento dei ricorsi proposti dalla Procura Generale e dai difensori delle parti civili, ha in data 11 febbraio 2014 parzialmente annullato la sentenza, nella parte relativa all’assoluzione dall’accusa di omicidio, affidando alla Corte di Assise di Appello di Catania il riesame parziale del procedimento penale, che ha portato i magistrati catanesi a confermare in capo all’imputato la pena dell’ergastolo precedentemente irrogata in primo grado, anche riguardo le statuizioni civili e le provvisionali in favore delle parti, oltre che le spese di giudizio relative alla fase di Cassazione e di secondo grado in favore dei procuratori delle parti civili (Avvocati Boris Pastorello, Giuseppe Panepinto, Rosario Didato e Giuseppe Speranza).
Il termine per le motivazioni, infine, è stato indicato in giorni 90.