Nei giorni scorsi ho parlato di uno straordinario cambio di rotta dal punto di vista sociologico da parte dell’elettorato canicattinese. Una virata che mai nessuno avrebbe immaginato. Il popolo canicattinese ha voluto voltare pagina puntando su due giovani candidati, due quarantenni. Con questo segnale l’elettorato non solo ha cambiato pagina, ma ha chiesto ai due candidati prescelti di cambiare linguaggio, di cambiare dinamiche, di proporre nuove visioni, con nuovi modi di intendere la politica. Ha chiesto loro di sfidarsi sugli argomenti piuttosto che su algoritmi non matematici, ma che seguono le regole dell’inciucio appannaggio del vecchio modo di intendere la politica. Posso garantire che la gente si è rotta i coglioni di sentire i soliti idioti dire che i voti delle persone si spostano come soldatini nella battaglia navale. Si arrogano poteri che non hanno, capacità divinatorie immaginarie , si proclamano detentori di formule magiche degne dei più cialtroni dei fattucchieri. Non date orecchio alle sirene di costoro, piuttosto date fiato alle trombe che raccontino cosa intendente fare in caso di vittoria.
Su questo fronte sento strani silenzi. Chi è al ballottaggio non dovrebbe perdere un solo minuto che lo separa dal giorno delle votazioni senza raccontare la sua idea di città. Sempre se si ha un’idea, sperando che non siano quelle quattro cosette dette , trite e nitrite sentite durante la prima fase della campagna elettorale.
Ogni minuto che passa avete perso un minuto prezioso per convincerci cosa volete fare. Spero non vi facciate cullare dal ragionamento meramente matematico che vi convince che comunque vada uno dei due diventerà sindaco. Vi un piccolo problema, che finchè uno parte in giro per il mondo senza una meta è un viaggiatore temerario, e ci può stare, ma se uno si mette alla guida di una corriera senza dire ai passeggeri dove intende portarli, si chiama sequestro di persona. Gridate ciò che volete fare, non fatevi distrarre da false dinamiche elettorali che sono fuori moda, fuori posto, fuori legge, fuori logica, che insomma sono fuori dal tempo, ma soprattutto sono fuori da qualsiasi volontà che il popolo ha espresso votandovi e mandandovi al ballottaggio. Insomma aspettiamo impazienti che ci facciate anche per un attimo un solo attimo, sognare una città diversa…. Siate originali, e come disse qualcuno che ci ha insegnato che i più grandi cambiamenti della storia sono sempre partiti da un sogno: “siate folli”
di Cesare Sciabarrà