Un antico detto dice: che certe volte per ottenere un risultato bisogna sudare le sette camicie. Ebbene questa volta l’Atletico Campobello C5 ne ha dovuto sudare almeno 14 per battere la resistenza di un indomito Futsal Mascalucia. E’ finita 6-5 al Tre Torri di Campobello di Licata la gara valevole per la seconda giornata di campionato. Vittoria alla fine meritata per i ragazzi di mister Uzzo, ma quanta fatica.. Onore e merito a questo Atletico, imbottito di juniores motivatissimi, ben gestiti da mister Uzzo. E pensare che la gara era iniziata in discesa per i giallo–neri campobellesi, andati in vantaggio al ‘4 ed al ‘20 con Vito Incorvaia (FOTO), autore sabato di quattro reti; la partita è maschia ed i falli si susseguono uno dopo l’altro, difatti con due tiri liberi il Mascalucia pareggia prima dello scadere del primo tempo. Tutti al riposo dunque sul 2-2. Inizio ripresa con tanto nervosismo in campo, con diversi ammoniti e con un arbitro, non all’altezza della situazione; l’Atletico Campobello C5 pian pianino dimostrava di essere a nostro avviso superiore tecnicamente e ed ancora con il mai domo Incorvaia si porta avanti di due reti, 4-2. Emozioni finite? Macchè…..Il Mascalucia toglieva il portiere per un uomo di movimento in più ed accorcia le distanze. Gasati della rete il Mascalucia attacca a testa bassa ancora con il portiere in movimento, ma viene punito da un bellissimo pallonetto dal redivivo Giancone, 5-3. La partita si fa sempre tesa, il Mascalucia non si arrende ed accorcia ancora le distanze, 5-4. Anche l’Atletico usufruisce di due tiri liberi entrambi calciati da Marco Casali, classe 2000, uno va in gol altro colpisce la traversa, 6-4. La partita sembra terminata ma a pochi secondi della fine il Mascalucia va ancora in rete, 6-5. Al fischio finale urlo liberatorio dei giocatori e dei dirigenti per la bella vittoria. Tre punti meritati, ma questo torneo, ove ce ne fosse bisogno, ha confermato che bisognerà soffrire e dare tutto in ogni gara.
Ufficio Stampa Atletico Campobello C5
Notizia raccolta da Giovanni Blanda