13442266_814528885350594_4102834943130941939_nDopo la chiusura delle scuole elementari “Rapisardi” e “La Carrubba” questa mattina il sindaco Ettore Di Ventura ha previsto una task force per fare un sopralluogo in via Allende, dove si trovano attulamente gli uffici demografici del Comune, per valutare l’immediato trasferimento delle classi evacuate.

Il sindaco di Canicattì, contattato ieri in tarda serata,  ha dato ampia disponibilità nell’attivazione di tutti i canali Politici e Tecnici per la risoluzione immediata del problema:

” Stiamo valutando tutte le ipotesi,  il nostro interesse primario è la tutela dell’incolumità dei bambini –  ha commentato il primo cittadino –  il sopralluogo in via Allende è necessario per renderci conto della reale situazione dell’immobile anche in ordine alla possibilità di ospitare le classi evacuate.  Stiamo valutando tutte le alternative possibili  per ridurre il disagio degli alunni e delle famiglie.”

Il problema della sicurezza degli edifici scolastici è una questione di cui si discute da anni, ci si chiede come mai le precedenti amministrazioni non hanno tenuto in considerazione l’attuazione dei controlli  e non hanno preso i dovuti provvedimenti? Interrogativi che non si chiede soltalto il sottoscritto ma centinaia di genitori preoccupati per ciò che sarebbe potuto accadere e ciò che può ancora accadere negli istituti dove i controlli non sono stati ancora effettuati.

Personalmente  ho già contattato la redazione di Pomeriggio 5 , trasmissione con cui da alcuni anni ho dei rapporti di collaborazione, per chiedere di inviare sul posto una troupe in modo da mettere in risalto nazionale  questa grave situazione che interessa le scuole canicattinesi.

Anche il sindaco Ettore Di Ventura ha avuto dei contatti con i vertici nazionali del Pd e con il genio civile di Agrigento per chiedere un aiuto immediato:

”  Ho già avvisato dell’accaduto il sottosegretario Faraone e domani  dovrei avere un contatto telefonico con il dirigente dell’ufficio del genio civile di Agrigento –  ha commentato il Sindaco –  stiamo attivando tutti i canali possibili per una risoluzione del problema in tempi brevi”.

La Regione Sicilia, probabilmente quella con il peggior patrimonio edilizio scolastico nel paese, ha chiesto finanziamenti solo per 175 edifici quando la Lombardia si è attivata per 671, la Sardegna per 805. Non sono neppure le disfunzioni periferiche, tuttavia, la spiegazione degli investimenti che non diventano cantieri.

La vera questione è che muovere questa massa di lavori dopo anni d’inerzia è una fatica d’Ercole e che, a fronte di un patrimonio da recuperare “con 13 miliardi di euro” (stime della Protezione civile), nel 2015 il governo ha dovuto dire “no” a 5.036 scuole su 6.251, più dell’80 per cento.

Ci sono Comuni iperattivi che hanno chiesto mutui per problemi risolvibili in proprio e altri che hanno scuole impraticabili, la verità è che la gente si è stancata della retorica politica e chiede a gran voce  che non si giochi più con la salute dei cittadini, in special modo quando si tratta di bambini!!!