“La Sicilia è una di quelle regioni da cui può partire il riscatto per tante ragioni, sicuramente anche per il no. E’ una delle regioni che più ha subito i danni di una politica che negli ultimi 20 anni ci ha danneggiato. E adesso quella politica che ci ha già massacrato per 20 anni chiede ancora più potere per continuare a massacrarci. Per questo dobbiamo votare no”. Tappa a Misterbianco per il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, in mini tour siciliano di due giorni per la campagna “Adesso è il nostro tourNO” per sostenere le ragioni del “No” al referendum del 4 dicembre prossimo.
Di Maio era accompagnato dal deputato M5s all’Ars Giancarlo Cancelleri. “Quei signori, che hanno fatto leggi vergognose e che hanno avallato i trattati europei e hanno danneggiato l’agricoltura e le imprese, anche di questa regione – ha detto Di Maio – oggi ci chiedono ancora più potere”.
Secondo il parlamentare “se dovesse vincere il sì il giorno dopo avremo lo stesso numero di poveri, lo stesso numero di persone che non riescono ad accedere ala sanità, gli stessi costi della politica, gli stessi problemi che avevamo prima del sì, quindi tanto vale votare no e andare alle nuove elezioni politiche il prima possibile passando anche per le elezioni regionali siciliane. Gli italiani non hanno capito ancora come mai da sei mesi stiamo discutendo di un referendum costituzionale per una legge costituzionale che non cambierà la loro vita”.
Di Maio ha attaccato il premier. “E’ una campagna basata su una persona, su un consulente che abbiamo pagato noi italiani 400 mila euro. L’ha pagato il Pd con i soldi dei rimborsi elettorali. Matteo Renzi non è stato capace di di portare avanti una campagna per il sì in autonomia. Ha avuto bisogno di un esperto pagato 400 mila euro, che si chiama Jim Messina, che gli dice come si deve muovere, chi deve sfidare, cosa deve e non deve dire, che gli dice che la deve smettere di considerarsi il presidente del Consiglio dei ministri perché se lo dice troppo, alla gente viene voglia di votare no”.
E a proposito di una eventuale coalizione centrodestra-centrosinistra, per Di Maio “è l’ultimo atto disperato di partiti che non sanno più come fare per arginare il M5s. Già hanno cambiato la legge per i Comuni passando dal 51% al 40% – siete l’unica regione al mondo dove la maggioranza non è più il 50 % più uno ma il 40% – e questi atti disperati continueranno provando a mettersi tutti quanti insieme”.
Oggi Di Maio sarà a Mazzarino (ore 9), San Cataldo (ore 11), Trapani (ore 15) e Capo D’Orlando (ore 20).