Caos nei pronto soccorso palermitani, e non solo, una scena che si ripete sopratutto in periodo festivo. Pazienti costretti ad estenuanti attese che mettono a dura prova la pazienza di chiunque. Sale emergenze che scoppiano, gente in attesa su barelle e sedie a rotelle.
Da qui una richiesta dell’assessore che ha più i toni di un imperativo categorico nei confronti dei direttori generali delle aziende “ridurre i tempi di permanenza al pronto soccorso, pena la perdita delle premialità”.
Nelle prossime settimane. secondo quando si apprende da Repubblica Palermo, l’assessorato notificherà ai 18 manager di Asp e ospedali il nuovo obiettivo per il miglioramento del pronto soccorso.
Insomma un cambio di passo che dovrà rispondere ad un preciso percorso che passerà dal tempo complessivo di permanenza dei pazienti al pronto soccorso, che non deve superare le sei ore. Dopo il paziente deve essere dimesso oppure trattenuto in area di osservazione breve per un massimo di 24 ore prima di essere trasferito nel reparto di competenza. Inoltre sarà valutata anche la percentuale di pazienti dimessi indirizzata a strutture ambulatoriali del territorio.
Infine bisognerà anche il feedback sulla qualità percepita dai pazienti: sembrerebbe infatti che il dipartimento di Statistica dell’università di Palermo avrà il compito di chiamare telefonicamente il paziente dopo le dimissioni per sottoporgli un questionario.