Dopo il grande successo della “Mostra di Sculture in legno…ed altro” del maestro Curto, l’associazione culturale Athena è lieta di annunciare una nuova mostra d’arte, che verrà inaugurata venerdì 23 dicembre 2016 alle ore 19,30, presso la propria sede in Corso Umberto I, n.41 – Canicattì. Nell’ottica di continuare a valorizzare gli artisti territoriali, l’associazione ospiterà una mostra di pittura, nella quale saranno esposte le opere di Luisa Lo Verme, Antonio Grifo e Michele Giardina.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni sino al 6 gennaio 2017, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 21,00 (25 dicembre dalle 9,00 alle 13,00).
RECENSIONI
La pittura di Michele Giardina (a cura di Gabriele Radini Tedeschi): “Michele Giardina dal 1990 fino ad oggi ha perfezionato il suo percorso creando, attraverso uno stile personale, opere misteriose, simboliche e dal potente valore allegorico. Ciò che colpisce maggiormente nello stile di Giardina è questa forma di somma emancipazione dal mero stato della pittura contemporanea, elevando il suo spirito attraverso i nebulosi segreti dell’arte. Non segue pedissequamente nessun altro artista, non copia e non si ispira a nulla di già esistente ma confeziona opere piene di vita e di seducente bellezza. E’ uno spirito puro che indaga, studia e comprende il reale trasfigurando talvolta questo in “ideale”, ovvero compiendo quella metamorfosi di superamento dallo stato materiale a quello spirituale. Nei ritratti si coglie perfettamente questo suo processo di indagine grazie alla profondità psicologica che risiede in quei volti, in quegli sguardi così vivi, in quelle espressioni piene di emozioni e sentimenti”.
La pittura di Luisa Lo Verme (a cura di Claudia Cammilleri): “Nasce da una visione onirica e surrealista la creatività pittorica di Luisa Lo Verme, artista che riesce a trasmettere, attraverso le sue opere, emozioni vibranti, suggestioni intrise di vitalità e sensualità nello stesso tempo inquietudine ed enigmatico desiderio di meditazione. Pittrice attenta e sensibile, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, facendolo penetrare nella dimensione dell’evento pittorico dove il sogno diventa realtà, il sentimento concretezza, il pensiero fantasmagorico spettacolo. La ricerca continua di una perfezione quasi morbosa dell’anatomia umana, la metafora descrittiva del sentimento inconscio, il colore, l’armonia delle forme e della composizione, diventano segni distintivi di questa pittrice intrigante ed inquieta, come spesso lo sono pure le maschere senza volto, paradigma di una concezione quasi pirandelliana della vita…”
La pittura di Antonio Grifo (a cura di Diego Guadagnino): “Difficile restare indifferenti davanti alle immagini che da tempo Antonio Grifo ci propone con la sua pittura; eppure sono le stesse immagini che tessono la trama del nostro quotidiano, fondano i nostri bisogni e alimentano le nostre fantasie. Ma l’artista canicattinese decontestualizza tali immagini, le elegge a simboli di una precisa condizione esistenziale, ne rivela la funzione portatrice di messaggi autoritari e rassicuranti. L’immagine appartenente al primo approccio visivo ne nasconde un’altra, rimanda a significanti e significati insospettati, come in un gioco esemplare e paradigmatico dell’itinerario psicologico tra le forme della quotidianità”.