“Prima di ottobre in Sicilia non si vota quindi stiano tutti calmi e tranquilli”. Parola di Rosario Crocetta che ieri a Catania ha incontrato la base del suo ‘Megafono’ per gli auguri di fine anno.
Il presidente della Regione ha spiegato che l’incontro in questione, così come quello del giorno prima a Palermo , è solo “un modo per comunicare le cose che si fanno” fugando ogni dubbio su una possibile manifestazione di tipo elettorale: “Io l’ho sempre detto – ha detto Crocetta – prima pensiamo alle elezioni di Palermo, poi a quelle Nazionali e poi alle Regionali”.
Ma il governatore è battagliero: “Non temiamo il confronto, ma è giusto che di faccia una grande operazione verità come quella che noi stiamo facendo dicendo ai siciliani quello che abbiamo ereditato”. Proprio sulla nuova formula di comunicazione del Megafono, che nei giorni scorsi ha acquistato una pagina del quotidiano La Sicilia in cui venivano riportate l’elenco delle azioni contenute nel Patto per il sud e la pubblicità dell’evento di ieri battezzato ‘La Sicilia riparte’, non sono mancate le polemiche anche fra le forze di maggioranza che sostengono Crocetta all’Ars, ma il governatore non si scompone e rilancia.
“Chi può proibire ad un movimento di fare manifestazioni politiche? – si chiede Crocetta – È come se Il Megafono pretendesse dagli altri che non si ascrivano nei risultati del Governo. Tutti i partiti della coalizione si possono ascrivere in questi risultati. Il Megafono ha sentito il bisogno di ringraziare il presidente e il Governo per il lavoro che sta facendo e mi pare una cosa normale in politica…”.
Crocetta ha specificato che ognuno è “libero di fare le campagne elettorali che vuole, ma non è questo il momento”. Il momento, per ora, è quello degli auguri alla gente del Megafono: prosecco, panettone e buone feste.