Venerdì alle ore 19 in Piazza XX Settembre il gruppo 5 Stelle di Campobello di Licata organizza un banchetto informativo e di raccolta firme, in seguito all’ennesima erogazione di acqua inquinata da parte del gestore privato G.A.

Scrivono gli attivisti M5s di Campobello di Licata: sono anni che ci interessiamo alla questione ed è chiara la nostra posizione a favore dell’acqua pubblica, diritto inalienabile, come ha stabilito nel 2010 l’assemblea nazionale ONU, e quindi non soggetto a mercificazione. Oggi siamo ancora più determinati a far valere le nostre richieste: non solo paghiamo per avere l’acqua ma è dal 2015 che si verificano episodi di contaminazione da batteri coliformi, con danni alla salute, disagi, oneri e chi più ne ha più ne metta. I cittadini chiedono conto e ragione perché per quell’acqua che dovrebbe essere pulita, potabile, erogata quotidianamente, pagano tariffe tra le più alte in Italia.

Pagare profumatamente un’azienda privata per ricevere acqua inquinata… Assurdo!

Di nuovo, tocca a Campobello di Licata, dove il 16 Giugno 2017 è stata emessa l’ennesima ordinanza Comunale che vieta l’utilizzo dell’acqua per fini alimentari, in quanto le analisi ASP hanno evidenziato la presenza di batteri coliformi, con parametri più alti per l’acqua in uscita dai serbatoi comunali, cosa che fa pensare ad un precedente accumulo, a una situazione pregressa.

Non è ammissibile continuare a subire la reiterata violazione di un diritto, lo ribadiamo, umano, che come tale va assolutamente tutelato .

Lo avevamo detto anche in campagna elettorale, del resto. Alla domanda “se vincerete le elezioni, quale sarà il vostro primo atto?”, il nostro candidato sindaco Giuseppe Sicilia aveva risposto così: «la priorità per noi è uscire da Girgenti Acque». E questo fuori dall’emergenza. Quando era trascorso più di un anno dall’ultima volta in cui era esploso il malcontento della gente per aver ricevuto i coliformi…
Noi quei giorni di caos li ricordiamo bene: malori, autobotti in azione, sversamento dei serbatoi e disinfezione a carico dei cittadini. Forse la gente normalmente tende a dimenticare le difficoltà… Ma ora ci risiamo, a pochi giorni dalla rielezione del sindaco Gianni Picone viene pubblicata la nuova ordinanza di divieto e il problema con i suoi molteplici disagi si ripresenta.
È vero, non abbiamo vinto le elezioni, ma come gruppo di cittadini attivi, senza bisogno di sedere sulle poltrone in Consiglio, mettiamo a disposizione di tutti i nostri strumenti, i nostri valori, la nostre mani libere, la nostra politica di servizio e non di professione, coerentemente alla battaglia già condotta dalle altre amministrazioni a 5 stelle, come Favara e Porto Empedocle. Ci diamo da fare per portare una soluzione a questa annosa questione che richiede di partecipare, in modo massiccio, al di là del colore politico.

Perché l’acqua non ha colore!

Invitiamo, perciò, tutti – nessuno escluso – ad apporre la propria firma per chiedere di tagliare i ponti con un Gestore che continua a trattarci come fossimo Terzo Mondo, scusandoci – come disse Giuseppe Sicilia in una intervista – con il Terzo Mondo, per questo.

Appuntamento Venerdì ore 19. Aggiornamenti sulle pagina FB “5 Stelle Campobello di Licata” e “Giuseppe Sicilia 5 Stelle”.

 

Il Gruppo 5 Stelle, Campobello di Licata.