“Ho letto, e vi ringrazio.
La pallottola è una, le voci (vostre) sono tante. E dicono una cosa semplice ed autentica: c’è una Sicilia, c’è un’Italia, che non vogliono volgere altrove lo sguardo. Che le cose cupe e dure di questi anni hanno scelto di guardarle in faccia, ciascuno facendo il proprio mestiere mi sembra una buona notizia, alla faccia di chi preferisce mandare a dire nascosto e di nascosto, con letterine e proiettili. La risposta, a lui e agli altri, è sempre la stessa da trentacinque anni: noi andiamo avanti”.

Lo ha scritto sulla propria pagina Facebook Claudio Fava, Presidente della Commissione Parlamentare contro la mafia e la corruzione dell’Assemblea Regionale Siciliana dopo che oggi gli è stata recapitata una busta contenente un proiettile, proprio nei locali dell’ARS.

“Esprimo la mia solidarietà e quella del gruppo parlamentare
di Sicilia Futura al presidente della Commissione regionale Antimafia
Claudio Fava per l’intimidazione subita. È chiaro che il lavoro svolto
dall’organismo parlamentare, di cui faccio parte, sta approfondendo
questioni importanti toccando interessi delicati che hanno segnato
la recente storia della Sicilia. Le iniziative poste in essere ci
mettono davanti a sconcertanti notizie. Per questo credo che mai come
ora la
Commissione regionale Antimafia abbia svolto un ruolo tanto
importante.” Lo afferma Nicola D’Agostino, capogruppo di Sicilia
Futura all’Assemblea regionale siciliana, che nel 2015 subì un’analoga
intimidazione.

Il Forum Siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni esprime convinta solidarietà alla persona dell’onorevole Fava che con il suo lavoro più recente, tra sfida alla massoneria, monitoraggio sulla confindustria implicata nel caso Montante, rinnovate indagini sul Via D’Amelio e la strage Borsellino, ha reso visibile anche il protagonismo di un’antimafia viva e sociale che noi siciliani costruiamo a partire dalle battaglie sull’acqua e i beni comuni, da sempre oggetto degli interessi mafiosi. Ricordiamo, con Umberto Santino, che il primo morto per mafia, nel 1874 a Monreale, fu un fontaniere, Felice Marchese, al centro di una faida tra organizzazioni mafiose rivali per il controllo sull’acqua.
Il proiettile calibro 7,65 consegnato stamane all’ARS è arrivato a tutti noi siciliani e siciliane che non ci arrendiamo davanti alle minacce, alle vili intimidazioni, e che continuiamo a lavorare per la Sicilia senza padrini e padroni.

“: Apprendo del vile atto intimidatorio subìto questa mattina dal presidente della Commissione Antimafia all’Ars, on. Claudio Fava, cui è stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7,65. Un gesto deplorevole e inaccettabile verso chi lavora per contrastare corruzione e mafia”. Così la deputata all’Ars Rossana Cannata.

“Come Vice Presidente della suddetta Commissione – incalza la parlamentare – condanno fortemente l’accaduto, esprimo la mia vicinanza all’onorevole Fava e confido nell’operato delle Forze dell’Ordine. In Commissione Antimafia si continuerà a lavorare con il massimo impegno, affinché tutti i siciliani possano vedersi garantite giustizia e legalità”.

“Esprimo massima solidarietà al collega Claudio Fava per le vili minacce subite. Dispiace constatare che ancora oggi c’è chi probabilmente tenta di condizionare l’attività politica e istituzionale con intimidazioni del genere che vanno assolutamente condannate. Certa che il presidente Fava non si farà intimorire da atti di questo tipo e che proseguirà con la determinazione e il coraggio di sempre il suo impegno parlamentare, auspico che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare luce sull’accaduto”. Lo afferma in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, dopo aver appreso della busta contenente un proiettile recapitata oggi al presidente della commissione Antimafia dell’Ars Claudio Fava.

“Sono assolutamente certa che il vile atto intimidatorio che ha colpito oggi il collega Claudio Fava, cui esprimo la solidarietà mia personale e di tutto il gruppo parlamentare, non avrà alcun esito, se non quello per rafforzare la sua volontà di proseguire con determinazione e professionalità nell’impegno di Presidente della commissione regionale Antimafia.”

Lo dichiara Marianna Caronia, presidente del Gruppo Misto all’Assemblea Regionale Siciliana.

Il segretario della commissione Antimafia all’Ars, Giuseppe Zitelli, esprime solidarietà al presidente della stessa commissione, Claudio Fava, destinatario di una busta con proiettile.

“Il gesto vile ed intimidatorio nei confronti del presidente
della Commissione regionale Antimafia Claudio Fava deve far alzare il
livello di attenzione. Esprimo tutta la mia solidarietà e quella del
gruppo Udc all’Ars. L’intimidazione a Fava è un segnale che non può
essere sottovalutato e che deve ricevere come risposta la piena
solidarietà del mondo politico e istituzionale. Non vorremmo mai più
trovarci davanti all’imponderabilità di atti ancora più gravi.
Riconosconcome l’azione parlamentare del collega Fava contribuisca in
maniera efficace alla lotta contro la criminalità organizzata. Ed è
evidente come il parlamento siciliano assecondi il lavoro della
Commissione Antimafia nelle sue istruttorie finalizzate
all’affermazione di valori come la verità e legalità. La mia totale
sintonia con le iniziative intraprese da Fava per contrastare la
mafia, la corruzione e il sistema delle illegalità, mi porta ad
affermare che quando un atto reca la sua firma è come se si leggesse
nel suo nome anche il mio”. Lo dice Eleonora Lo Curto, capogruppo
dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana.

“Esprimiamo, a nome dell’AnciSicilia, solidarietà al presidente della Commissione regionale Antimafia per la grave intimidazione subìta”.
Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani hanno così commentato il preoccupante episodio intimidatorio ai danni di Claudio Fava cui è stata recapitata, questa mattina a Palazzo dei Normanni, una lettera contenente un proiettile.
“Sono sempre inaccettabili episodi come questo – aggiungono Orlando e Alvano – che mirano a condizionare l’operato dei pubblici amministratori che operano in una terra difficile come la nostra. Ci auguriamo che magistratura e forze dell’ordine facciano al più presto luce su quanto avvenuto, assicurando alla giustizia i responsabili”.

“Solidarietà piena al collega e presidente della Commissione antimafia” viene espressa da Giorgio Assenza, dopo il recepimento della busta con la pallottola inviata a Claudio Fava presso l’Ars.

«Massima solidarietà all’uomo, al deputato e al simbolo di una lotta aspra e radicale alla mafia». Lo ha dichiarato il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, a proposito della busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della commissione regionale Antimafia all’Ars, Claudio Fava.
«Un vile gesto da condannare – ha continuato il sindaco Bruno –, tutti i siciliani devo fare quadrato attorno alla figura di Claudio e a ciò che ha rappresentato, e continuare a rappresentare il suo impegno politico e culturale, sia dentro che fuori le istituzioni, per la nostra terra che ha bisogno di ribadire i principi dell’antimafia».


na busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata al presidente della Cmmissione antimafia presso l’Assemblea regionale siciliana, on. Claudio Fava. Il capogruppo di Forza Italia all’ARs, on. Giuseppe Milazzo, nel condannare il vile gesto, esprime piena solidarietà all’on. Fava: “Un episodio del genere, ai danni di un Rappresentante delle Istituzioni sul territorio è inaccettabile. Ribadisco la mia piena vicinanza al deputato e collega Fava, augurandogli di continuare al meglio nel lavoro che la Commissione da lui presieduta sta svolgendo. È questa la migliore risposta all’increscioso gesto intimidatorio che mortifica tutti i siciliani onesti”.
A seguito dell’accaduto, la Digos ha già provveduto al sequestro della busta e ad avviare le indagini.