Nel leggere questo comunicato inviatoci dal comitato civico 2021 abbiamo avuto un sussulto. Ci viene difficile credere quanto in esso è contenuto.  In realtà citano documenti precisi , particelle catastali, indicazioni certosine.

Il foro Boario fino a poco tempo fa un vero giardino pieno di alberi, con una fauna davvero straordinaria dove diverse tipi di uccelli avevano i loro nidi è stato fortemente violentato, disboscato senza un apparente motivo e ridotto a una latrina, dalle condizioni igieni inenarrabili, dal fetore insopportabile, con i muri di cinta abbattuti e i casolari al suo interno inagibili e fatiscenti. Un luogo indicato dove andare a conferire la spazzatura differenziata privo di qualsiasi parametro di sicurezza e igiene.

Chi vi lavora al suo interno è costretto a urinare e defecare dietro cumuli di spazzatura. L’amministrazione non può non essere al corrente di tutto ciò. Ma  oggi il fatto grave è un altro; sembra che l’utilizzo che si sta facendo del  foro boario sia totalmente abusivo come è abusiva la deliberazione n° 79 del 3 giugno 2019, di adibire l’area a CCR(centro comunale di raccolta). Il comitato 2021 ci sta abituando ad attenzionare temi e questioni parecchio delicate e noi ci siamo oramai abituati a misteri che riguardano questa città , mai risolti. Il comitato in questa sua missiva parla di abusi precisi, di distrazioni, di decisioni opache..e noi pubblichiamo questo loro comunicato ricordando che qualora i soggetti interessati volessero replicare , sarà dato loro il medesimo spazio a disposizione.

 

OGGETTO: Abbandono indiscriminato rifiuti FORO BOARIO-sito abusivo  

Questo Comitato Civico 2021 riceve continue segnalazioni  relative alla presenza di rifiuti incontrollati in prossimità dell’area denominata “foro boario” , questo Comitato si è permesso effettuare diversi sopralluoghi ed in effetti si è potuto constatare  lo stato di profondo degrado del sito , uno stato che oltre a rappresentare un aspetto indecoroso per chi viene in Città dalla SS 410 per Naro è un nucleo di inquinamento ambientale soprattutto per l’area a causa delle esalazioni puzzolenti.

Per memoria si può affermare che il sito è stato da sempre destinato a fiera del bestiame, quindi come è nello stato di tale tipologia di aree doveva essere di proprietà del Patrimoni della Regione.

Questo Comitato Civico 2021 ha approfondito lo studio sul sito  ed è stato scoperto che si tratta di un sito “abusivo” , si specifica meglio : l’area  distinta al foglio 68 part. 373/67/68/568/212/371 è di proprietà del demanio della Regione, tra l’altro la particella 568 risulta ancora catastalmente intestata al un privato Cittadino. 

Dopo un approfondita ricerca,  si è posto in evidenza che il Comune ne è venuto in possesso prima con un atto di cessione temporanea successivamente con un contratto di comodato, stipulato in data 3/12/2013  e registrato al n° 2262 nell’Ufficio del Registro di Canicattì.

Il predetto contratto di comodato, di cui questo Comitato è venuto in possesso, sancisce che  l’area è stata ceduta al Comune di Canicattì per essere adibita ,  vedi art. 1 , “….quale rifugio sanitario per cani randagi e campo boario” ;

Inoltre lo stesso contratto , a sua volta, contiene la clausola risolutiva espressa , infatti all’art. 4 , riporta, testualmente, che la concessione è risolta “ …. In caso della cessazione della destinazione dell’immobile per le finalità di cui all’art. 1 ….” .

Quindi l’immobile di fatto e di diritto oltre a non potere essere adibito a luogo di raccolta dei rifiuti, di diritto non può essere più nella disponibilità del Comune. Quindi in questo momento risulta essere occupato abusivamente.

Non si comprende come sia stato possibile che la GIUNTA MUNICIPALE deliberasse, vedi la deliberazione n° 79 del 3 giugno 2019, di adibire l’area a CCR(centro comunale di raccolta).

Ci chiediamo, ancora, come mai l’Ufficio Patrimonio del Comune non si sia accorto di tale strafalcione ?

Peraltro in ottemperanza al piano di intervento(che disciplina la raccolta dei rifiuti), agli atti di gara e all’offerta tecnica fatta dalle ditte aggiudicatarie, il CCR doveva nascere in c.da Calandra.

Quindi il direttore dell’Esecuzione congiuntamente alla Giunta Municipale stanno commettendo un abuso destinando un’area occupata abusivamente come centro di raccolta dei rifiuti.

Egregi Signori in indirizzo è chiaro che i Cittadini si aspettano la revoca dell’incarico al direttore dell’esecuzione  e  il ripristino dell’originaria destinazione  dell’area denominata “FORO BOARIO”.

 

All’Ufficio Patrimonio della Regione si chiede di sottrarre l’area alla disponibilità del Comune e di destinarla, dopo averla bonificata e ripristinata, a parco giochi per i bambini.

A S.E. il Prefetto chiediamo  di intervenire  perché vengano ripristinate le regole per un vissuto civile all’interno del territorio Cittadino.

Canicattì 20/01/2020

 

IL SEGRETARIO
Calogero Giarratana

IL PRESIDENTE
Giuseppe Giardina