Il “Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie” associazione che riunisce gli imprenditori esercenti attività a diretta fruizione del mare e quindi i titolari di aziende che operano nel settore di ristorazione e servizi di noleggio di attrezzature balneari, attraverso il proprio portavoce , Fabio Teresa, manifesta la preoccupazione crescente per la grave situazione che sta vivendo il territorio di Lampedusa e Linosa .

“Pur consapevoli che la situazione di emergenza sanitaria assolutamente straordinaria e senza precedenti che sta causando migliaia di vittime e devastando l’intera economia dell’Italia , le associazioni di categoria del settore turistico balneare dell’Isola, sono ben consci , che per le difficoltà che il loro territorio presenta, rispetto agli altri siti turistici d’Italia,per le criticità strutturali , sociali, logistiche , sarà improbabile se non impossibile la ripresa a breve termine, senza un immediato intervento da parte degli organi competenti . Negli anni passati la nostra stagione sarebbe già iniziata durante le festività pasquali per poi entrare nel vivo già i primi di Maggio, ricorda il presidente del Consorzio Turistico, alla data di oggi registriamo invece solo migliaia di cancellazioni di prenotazioni, e tanta incertezza e sgomento per il futuro. Le attività turistiche in genere ( con l’indotto conseguente) rappresentano la fonte principale di reddito delle nostre isole che durante la stagione estiva riescono con sacrifici, spirito di abnegazione , ad assicurare il sostentamento alle proprie famiglie e quella dei propri collaboratori anche per la stagione invernale che nulla offre a livello lavorativo , continua il presidente Fabio Teresa . L’avvio di una stagione in ritardo di più mesi sarebbe impensabile senza idonee misure di supporto alle aziende da parte dello Stato. Il consorzio condivide il grido di allarme del Sindaco di Lampedusa e Linosa , e di tutti gli operatori del settore e le altre associazioni di categoria con i quali abbiamo sottoscritto una lettera aperta al Governo nazionale e regionale con le necessarie misure da adottare per evitare che le aziende gia provate falliscano definitivamente , perdendo anche la speranza per il futuro”.