Interrogazione dei consiglieri Cilia e Sciabarrà a seguito dell’incendio avvenuto qualche giorno fa al Foro Boario, una sorta di girone dantesco che vuole essere chiamato un centro di raccolta che di centro ha ben poco . I consiglieri chiedono il certificato di agibilità, la destinazione d’uso, se vi è presente un impianto anti incendio e di video sorveglianza interno ed esterno oltre ai servizi igienici, requisito indispensabile per avere l’agibilità.

Ci risulta infatti che gli operatori ma anche gli avventori, che vanno a conferire  sono costretti a esercitare i propri bisogni in mezzo le sterpaglie. Certo a seguito dell’incendio anche i vigili del fuoco avranno appurato la totale mancanza di sistemi di sicurezza e anti incendio oltre che dei servizi igienici, quindi aspettiamo le giustificazioni di chi era tenuto a controllare che tutto fosse regolare

Ma riportiamo l’interrogazione alla quale il primo cittadino non può certo esimersi, dato la gravità dell’argomento.

Riceviamo e pubblichiamo in maniera integrale l’interrogazione. Ricordiamo che qualora l’amministrazione volesse rispondere oltre che nelle opportune sedi , può replicare anche su codesta testata.

 

OGGETTO: centro di conferimento rifiuti denominato Foro Boario, agibilità, destinazione d’uso, servizi anti incendio e di sicurezza e servizi igienici

 

I Sottoscritti Consiglieri Comunali nelle persone di:

Sig. Sciabarrà Cesare, Cilia Gianluca,

 

premesso:

 

presso la struttura denominata “ foro boario” insiste un centro di raccolta rifiuti all’interno del quale insistono contenitori di diversa natura ove la gente in determinate ore del giorno può conferire la spazzatura, sotto vigilanza di un operatore, e che lo stesso centro qualche giorno fa è stato oggetto di incendio per l’ennesima volta e che lo stesso centro è sguarnito di qualsivoglia sistema antiincendio, di video sorveglianza interna e addirittura dei servizi igienici che costringono gli operatori a urinare e defecare in mezzo ai cespugli

 

CHIEDONO DI SAPERE

  1. Se il Sindaco conosce la destinazione d’uso di quel luogo
  2. Se ritiene quel luogo essere a norma di legge su fronte dell’agibilità, dei sistemi di sicurezza e dei servizi igienici
  3. Se dal suo insediamento come primo cittadino ha interessato l’ASP per appurare che siano rispettate le norme minime sindacali dal punto di vista igienico sanitario

I consiglieri scriventi hanno motivo di pensare che quel luogo non possiede l’agibilità e la destinazione d’uso per i motivi per cui è utilizzato e che la totale assenza di sistemi di sicurezza e anti incendio è un illecito che questa amministrazione distrattamente non ha denunciato. Crediamo altresì che la mancanza di servizi igienici per gli operatori  ma anche per i cittadini che si recano in loco per conferire , sia un presupposto assolutamente imprescindibile per la chiusura e il sequestro del luogo dopo avere accertato le dovute responsabilità di chi ha concesso che fino ad oggi si operasse abusivamente in quel sito

Si prega di rispondere entro ed non oltre il termine di 20 giorni dalla ricezione della presente, così come disciplinato dal Regolamento comunale vigente.

Tanto è da noi dovuto.

Sicuri di un vostro riscontro, cordialmente.

 

 

Canicattì li 25/07/2022

I FIRMATARI

 

SCIABARRÀ CESARE

CILIA GIANLUCA