“L’ok della commissione Bilancio dell’Ars all’articolo 6 della Finanziaria regionale rappresenta un ulteriore e concreto sostegno che la Regione offre ai Comuni e dunque, a cascata, un investimento su qualità della vita e servizi da garantire ai cittadini. Destiniamo ben 40 milioni al Fondo per le spese di progettazione delle amministrazioni locali, ripartiti per il 40 per cento in parti uguali e per il restante 60 per cento mediante criterio demografico. Assicuriamo così ai Comuni le risorse per poter competere al meglio nell’aggiudicazione di finanziamenti comunitari, statali e regionali, per realizzare opere e innovazione sul territorio”. Lo afferma l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, commentando l’avanzamento dell’esame della Legge di Stabilità nella commissione II dell’Assemblea regionale Siciliana.
Avanti con la Finanziaria all’Ars
Nel frattempo continua a compiere passi in avanti la Finanziaria all’Ars. La commissione Bilancio del Parlamento regionale ha approvato nella notte gli articoli 2 e 3 della legge di stabilità che distribuiscono risorse a diversi Comuni. Passa, dopo una battaglia con le opposizioni, l’emendamento di riscrittura del governo che aggiunge nuove voci al lungo elenco di riserve per gli enti locali con diverse finalità. Bocciati i subemendamenti proposti da Pd, M5s e Sud chiama nord: deputati di maggioranza coesi ma con un ‘costo’ per il governo che ha inserito qua e là diversi finanziamenti sparsi sui territori.
Borghi più Belli d’Italia e randagismo
Sale a 800mila euro il finanziamento per il 2024 ai Comuni siciliani inseriti nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, mentre per i Comuni ‘plastic free’, riconosciuti dall’omonima associazione, è rimasto invariato lo stanziamento da centomila euro.
Da tre a quattro milioni di euro, invece, il contributo dato ai Comuni per la lotta al randagismo: la somma, però, dovrà essere ripartita in proporzione alla spesa sostenuta nel 2023 per le strutture di ricovero e custodia dei cani. Confermata la riserva che esiste dal 2017 destinata ai Comuni messinesi colpiti dall’alluvione del 2009. Si tratta di 400mila euro che andranno al Comune di Messina e altri quattrocentomila saranno suddivisi tra Fiumedinisi, Scaletta Zanclea e Itala.