Nuovi spazi per restituire dignità al paziente e permettere ai sanitari di lavorare nelle migliori condizioni. Sono stati inaugurati questa mattina i locali dell’Unità operativa di recupero e riabilitazione funzionale del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Si tratta di una serie di interventi strutturali e di ammodernamento che sono stati presentati alla stampa dal commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, e dal direttore dell’Unità operativa, Fausto Crapanzano. I locali sono stati intitolati alla memoria di Selene Pagliarello, dipendente dell’Asp di Agrigento, una delle dieci vittime della strage di Ravanusa verificatasi nel dicembre 2021 a seguito di una micidiale esplosione.
“Oggi viene inaugurata l’unità di operativa complessa, un fatto storico. Il problema degli ospedali è che quando cerchi nuovi spazi non li trovi mai – ha dichiarato il manager Zappia – Il dottore Crapanzano, insieme all’equipe, ha avuto il merito di martellare la direzione per valorizzare un’eccellenza. Abbiamo un gruppo di alto livello e li abbiamo ocostretti a lavorare in spazi angusti. Abbiamo trovato gli ambienti e il passo successivo sarà quello di dotarli di nuove attrezzature. In questo ospedale, come in altri, ci sono ottimi professionisti. La direzione ha il dovere di metterli in condizione di lavorare al meglio.”
“Il periodo post covid ci ha costretto a riposizionarsi in spazi angusti e questo non andava bene – sottolinea il primario Crapanzano – oggi con il ripristino di questi ambienti si restituisce dignità ai pazienti e si facilita il lavoro degli operatori. Possiamo dire di essere uno dei reparti all’avanguardia per quanto riguarda la strumentazione. Bisognerà incrementare anche dal punto di vista del personale ma credo e spero di poterci riuscire”.