In un ennesimo atto di vergognosa incompetenza, la nostra
amministrazione comunale ha deciso di ritirare il bando per il Garante
del disabile, una figura cruciale richiesta e fortemente voluta dalla
minoranza. Questo rappresenta un colpo devastante per la trasparenza e
l’efficacia della gestione comunale, mettendo a nudo l’incapacità e
l’inadeguatezza del sindaco e del presidente del consiglio. Come
possiamo accettare un’amministrazione che non è nemmeno in grado di
redigere un bando senza incappare in clamorosi errori amministrativi?
Dopo aver aperto il bando e raccolto i curriculum dei candidati,
l’amministrazione ha scoperto “per caso” che mancava una
determinazione fondamentale all’inizio del procedimento. Questa
scoperta tardiva mette in luce una grave mancanza di controllo e
coordinazione all’interno del nostro comune. Come possiamo fidarci di
un’amministrazione che non è in grado di gestire neanche le basi del
processo amministrativo?
La minoranza ha prontamente segnalato che l’errore poteva essere
facilmente sanato, chiedendo di procedere con il bando. Tuttavia, il
nuovo dirigente comunale, in una dimostrazione di altrettanta
incompetenza, ha affermato che oltre alla mancanza della
determinazione, il bando non era stato pubblicizzato adeguatamente e
non erano stati rispettati i tempi giusti per la sua visione. Questa è
follia pura! Siamo di fronte a un’amministrazione che sembra quasi
nascondere i bandi, pubblicandoli a stento e comunicando solo nei
tempi risicati come nel caso dei Comuni Marginali. Non è la prima
volta che questo accade: lo stesso è successo con la democrazia
partecipata, ad esempio.
Ma tutto ciò non sono altro che scuse. Invece di trovare soluzioni, si
mettono paletti e si erigono barriere solo perché non si vuole portare
avanti un progetto proposto dalla minoranza, anche se è di evidente
beneficio per la nostra comunità. Questo è bigottismo amministrativo
al suo peggio.
L’amministrazione ha voltato le spalle a una figura essenziale,
necessaria per il nostro comune, in un momento in cui i servizi
sociali sono già stati abbandonati e il nostro sindaco si è dimostrato
assente. Questa decisione non è solo un attacco alla minoranza, ma un
attacco a tutti noi, soprattutto alle persone disabili che avrebbero
beneficiato di questo Garante.
E non finisce qui. Lo stesso trattamento viene riservato al problema
del randagismo, un altro tema cruciale su cui la minoranza ha
insistito e che continua a essere trascurato dall’amministrazione. Ma
di questo parleremo più avanti.
Per ora, dobbiamo chiederci: quanto tempo ancora siamo disposti a
sopportare questa inadeguatezza e mancanza di responsabilità? È ora di
alzare la voce e chiedere il cambiamento. Non possiamo più permetterci
di rimanere in silenzio mentre la nostra comunità soffre per
l’incompetenza dei propri amministratori.
Filippo Giordano, presidente dell’associazione “Delia è
partecipazione”