Ennesima aggressione ai danni di operatori sociosanitari a Palermo. Questa volta a farne le spese un’infermiera dell’ospedale Cervello in servizio presso il reparto di Terapia intensiva neonatale. Per futili motivi la donna sessantenne questo pomeriggio è stata aggredita e spintonata dal genitore di un piccolo paziente.
Infermiera costretta alle cure mediche
È finita a terra ed è stata costretta a ricorrere alle cure mediche. Sono intervenuti altri operatori sanitari e genitori per provare a fermare l’aggressore e un’altra infermiera ha subito dei danni agli occhiali.
La denuncia della Fials
“La situazione è ormai degenerata – denunciano il segretario aziendale Fials Giovanni Cucchiara, e Giuseppe Forte e Antonino Ruvolo della segreteria provinciale della Fials Palermo – non passa giorno senza che non si verifichino episodi di violenza. Di questo passo presto sarà sempre più difficile trovare operatori sanitari disposti a fare questo lavoro in condizioni di assoluta insicurezza. Quanto avvenuto oggi rappresenta l’ennesimo segnale per le Istituzioni affinché siano urgentemente adottate misure estreme per scoraggiare questi assurdi momenti di violenza negli ospedali”.
Ancora aggressioni
La Direzione dell’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo esprime profondo sconcerto e indignazione per l’episodio di violenza avvenuto ai danni di un Operatore Socio-Sanitario in servizio al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Piemonte tra la notte di sabato e domenica che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Si tratta dell’ennesimo, gravissimo caso di aggressione nei confronti di chi opera in prima linea per salvare vite umane, una situazione ormai intollerabile che richiede interventi urgenti e risolutivi.
Le parole del direttore Lanza
“La sicurezza degli operatori sanitari non può più essere lasciata al caso – afferma il direttore generale Maurizio Lanza che stamane ha voluto personalmente incontrare l’Operatore Sanitario per manifestare tutta la sua vicinanza. – Ogni giorno, i nostri colleghi affrontano non solo le difficoltà di un sistema sanitario sotto pressione, ma anche il rischio reale di subire violenze fisiche e psicologiche sul posto di lavoro. Questa è una situazione inaccettabile e chiediamo che a tutti i livelli si intervenga immediatamente con misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario.”
La denuncia
A tal proposito, la governance dell’Istituto, evidenzia che già in occasione dell’episodio di violenza che aveva coinvolto anche una guardia giurata, era intervenuta rivolgendosi alla Prefettura che, con grande sensibilità, ha messo nelle condizioni la Polizia di Stato, l’Ircss Bonino Pulejo e la ditta di vigilanza KSM di lavorare insieme e trovare soluzioni idonee ad arginare e contenere il fenomeno.