“I Carabinieri della Stazione di Naro ci hanno avvisato che anche nel nostro territorio stanno tentando di mettere in atto la truffa telefonica. Stamattina sono state già ricevute due segnalazioni : persone sconosciute hanno chiamato fingendosi carabinieri o avvocati, cercando di raggirare i cittadini con varie scuse, chiedendo soldi o gioielli” così in un post sulla sua pagina facebook il Sindaco di Naro Milco Dalacchi. Nei mesi scorsi, truffatori che hanno agito con la stessa tecnica erano stati segnalati a Racalmuto, Canicattì e Caltabellotta.
Il modus operandi segue sempre lo stesso schema: le vittime vengono contattate telefonicamente da finti marescialli dei carabinieri o avvocati che riferiscono che un prossimo congiunto dell’anziano (generalmente figlio o nipote) ha provocato un incidente stradale in cui è rimasta gravemente ferita la controparte. Per aumentare la pressione psicologica, i truffatori riferiscono alla vittima che, per evitare l’arresto del parente, è necessario pagare immediatamente una cauzione per risarcire il ferito. A quel punto il truffatore spinge la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli presenti in casa e comunica al truffato che entro un breve lasso di tempo una persona (finto carabiniere o assistente dell’avvocato) la raggiungerà a casa per ritirare il denaro o i preziosi. Il telefonista, fino a quando il “corriere” non ha ritirato il denaro, continua a intrattenere al telefono la vittima, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione.