Presso la Chiesa San Francesco di Naro si è svolta la VI edizione della Rassegna di Primavera “Naro, Citta del Dialogo” a cui hanno preso parte cori di voci bianche, cori scolastici, ensemble musicali, cori giovanili e cori misti provenienti da vari parti del territorio, di cui è direttore Artistico la Prof.ssa Rosa Maria Giunta.
Tutti i partecipanti hanno eseguito performance e lasciato il “segno” ma l’esibizione della Band dei Ragazzi Abile Anch’io di Ravanusa ha travolto il pubblico mandandolo in delirio tra gioia, applausi, tante lacrime e standing ovation.
La Band dei Ragazzi Abile Anch’io, brillantemente diretta dal Maestro Musicoterapista Andrea Tricoli è formata da Michele Longo, Lillo Avarello, Filippo Pagliarello, Giovanni Messana, Giuseppe Brancato, Ilenia Meli, Aurora Cilia e Marialuisa Sciandrone.
Ragazzi e ragazze con disabilità che svolgono attività nel Centro Musicale, d’Arte e specialistico per la Musicoterapia ACAMS di Ravanusa attraverso vari laboratori del progetto CR&A che porta avanti da tempo l’hashtag #quandolamusicaeterapia.
La finalità è di educare alla musica attraverso la musica, sviluppare capacità intellettive, di ascolto, psicomotorie e creative, stimolare un’immagine positiva di sé, promuovere la relazione e la socializzazione con gli altri con l’ausilio di strumentari vari e tecnologie speciali.
A tutte queste attività è attiva la Redazione Giornalistica “speciale” cui scopo è quello di avvicinare disabili a svolgere, insieme a normodotati, tutte le fasi e le figure di una vera redazione giornalistica.
La giuria, composta dai maestri Valentina Alabiso e Francesco Gallo, coordinati da Piera Pacinella, ha valutato gli aspetti tecnici ed espressivi delle performances della presenza premiando ogni intervento; in modo particolare al gruppo vocale “Band dei Ragazzi Abile Anch’io, Biagio d’Ugo (Presidente della Federazione Internazionale dei Cori) consegna la targa con menzione: “La musica è il linguaggio dell’Anima. Ogni nota che avete cantato è un passo verso l’inclusione e la bellezza della diversità”.