Via libera al decreto che stanzia quasi 9,35 milioni di euro per sostenere il mondo dello spettacolo in Sicilia.
La giunta regionale guidata da Renato Schifani ha approvato la ripartizione dei fondi destinati agli enti pubblici e privati, dando seguito all’impegno già annunciato con la Finanziaria per il 2025.
Il provvedimento, proposto dall’assessore al Turismo Elvira Amata, prevede una distribuzione che coinvolge il Furs (Fondo unico regionale per lo spettacolo) e i fondi previsti dalla legge regionale n. 3 del 2016.
La ripartizione dei fondi
Il settore privato riceverà la quota maggiore del Furs, pari al 69%, ovvero 4,76 milioni di euro. Di questi:
3,23 milioni (68%) andranno alle attività teatrali;
1,52 milioni (32%) saranno destinati alle attività musicali;
Una quota separata, pari a quasi 69 mila euro, è riservata agli spettacoli viaggianti e ai circhi, confermando l’attenzione anche per le forme itineranti di intrattenimento.
Sul fronte pubblico, i fondi ammontano a oltre 4,5 milioni di euro, derivanti da:
2,067 milioni dal 30% del Furs;
2,456 milioni dalla legge regionale n. 3/2016, riservati ai teatri a partecipazione pubblica.
Queste risorse saranno suddivise così:
3,5 milioni (78%) andranno al settore lirico, sinfonico e musicale;
995 mila euro (22%) ai settori di prosa e danza.
Amata: “Lo spettacolo è cultura e attrattività”
“Confermiamo l’impegno del governo Schifani per un settore fondamentale come quello dello spettacolo – ha dichiarato l’assessore Amata –. Cultura e turismo camminano insieme, e pubblico e privato lavorano in sinergia per arricchire l’offerta culturale dell’isola”.
L’assessore ha inoltre ricordato che i criteri operativi per l’assegnazione dei fondi saranno definiti con un apposito decreto dell’assessorato al Turismo, sport e spettacolo.
Il provvedimento rappresenta un’iniezione di risorse essenziale per sostenere le attività artistiche e culturali dell’isola. In un settore spesso penalizzato dalla precarietà dei finanziamenti, la stabilità offerta dalle conferme finanziarie per il 2025 segna un passo importante verso una programmazione più solida e continua.