La provincia di Agrigento sta affrontando un’emergenza sociale sempre più preoccupante: la diffusione del crack, una droga altamente pericolosa e accessibile, che sta conquistando terreno, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. Questa sostanza, nota come “la cocaina dei poveri” per il suo basso costo, sta lasciando segni tangibili nelle strade e nei vicoli del territorio, con conseguenze devastanti per la salute e la sicurezza della comunità.
Un Fenomeno in Crescita
Negli ultimi anni, il consumo di crack in Sicilia, e in particolare nella provincia di Agrigento, ha registrato un aumento drammatico. Secondo dati recenti, il crack ha quintuplicato i suoi consumi in Italia, con la Sicilia tra le regioni più colpite. A Canicattì, Agrigento e altri centri della provincia, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli, portando a numerosi sequestri di questa sostanza, spesso nascosta in bottigliette di plastica trasformate in “pipe” per il consumo. Solo nell’ultimo anno e mezzo, si contano circa una ventina di operazioni antidroga nella zona, con arresti e denunce che coinvolgono sia spacciatori che consumatori abituali.
Un caso emblematico è quello di un venticinquenne denunciato a Canicattì nel maggio 2025, sorpreso con dosi di crack pronte per lo spaccio. A ottobre 2024, nel centro storico di Agrigento, la polizia ha sequestrato 60 involucri di crack, arrestando un cittadino gambiano. Questi episodi, insieme alle segnalazioni dei residenti, evidenziano come il fenomeno sia radicato, soprattutto nei vicoli del centro storico, dove le “pipe” abbandonate sono ormai una triste testimonianza della diffusione della droga.
Perché il Crack è così Pericoloso?
Il crack, derivato dalla cocaina e consumato principalmente fumandolo, è noto per la sua capacità di generare una dipendenza rapida e devastante. “Ha un’elevata capacità di assuefazione, altera la coscienza e spinge chi lo assume a compiere azioni spropositate, spesso autolesive,” ha dichiarato il già questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, in un’intervista del 2023. Gli effetti sul sistema nervoso sono immediati e gravi, portando a un deterioramento fisico e mentale in tempi brevi. Il basso costo, con una dose che può essere acquistata per poche decine di euro, rende il crack particolarmente attraente per i giovani, ma il prezzo da pagare in termini di salute e vite spezzate è altissimo.
L’Impatto sulla Comunità
Le segnalazioni dei cittadini, soprattutto nei quartieri storici di Agrigento e Canicattì, raccontano di un disagio crescente. Bottigliette di plastica usate come pipe sono sparse per le strade, segno visibile di un problema che non può più essere ignorato. Il prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, intervenuto a un convegno a Menfi nel febbraio 2025, ha rassicurato i giovani: “Non siete soli.” Tuttavia, le piazze di spaccio restano una realtà diffusa, e il senso di insicurezza tra i residenti è palpabile.
Il fenomeno non si limita alla dimensione criminale. Il crack rappresenta una sfida sociale e sanitaria. I consumatori, spesso giovani e giovanissimi, vengono segnalati alla prefettura come consumatori abituali e invitati a seguire percorsi di recupero presso i Servizi per le Dipendenze (Serd). Tuttavia, la prevenzione e il contrasto richiedono un impegno coordinato tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni.
Le Iniziative di Contrasto
Le autorità locali stanno rispondendo con determinazione. Operazioni come quella denominata “Trinacria” a Canicattì hanno portato a controlli straordinari, con sequestri di crack e denunce per reati legati allo spaccio e al porto di armi. A Menfi, il Rotary Club e il Comune hanno organizzato incontri con gli studenti per sensibilizzare sui rischi delle droghe, coinvolgendo esperti e rappresentanti istituzionali.
Tuttavia, la lotta al crack non può limitarsi alla repressione. Gli operatori sociali sottolineano la necessità di interventi educativi e di supporto alle famiglie, spesso abbandonate di fronte a questa emergenza. “Serve un approccio integrato,” spiegano gli esperti, “che combini prevenzione, terapia e contrasto, per spezzare il circolo vizioso della dipendenza.”
Un Appello alla Comunità
La diffusione del crack in provincia di Agrigento è un campanello d’allarme che richiede la collaborazione di tutti: cittadini, istituzioni e associazioni.
La sfida è complessa, ma la posta in gioco è alta: il futuro di una generazione e la sicurezza di un’intera comunità.
In un territorio che nel 2025 celebra il ruolo di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura, il contrasto al crack rappresenta una priorità per garantire che la bellezza e il patrimonio della provincia non vengano oscurati da questa piaga sociale. La strada è lunga, ma con un impegno collettivo, Agrigento può vincere questa battaglia.