Un evento che sfida i canoni tradizionali dell’arte e apre nuove prospettive sul corpo maschile come soggetto artistico.
Se si parla di nudo in pittura, si dà quasi sempre per scontato che il soggetto sia femminile. È un cliché radicato nella storia dell’arte, raramente messo in discussione, salvo poche eccezioni. Tuttavia, qualcosa si muove anche nei luoghi più inattesi.
Accade a Campobello di Licata, centro dell’entroterra agrigentino, dove l’artista Silvia Lotti — attualmente in mostra alla Biennale di Genova — ha lanciato una sfida: portare al centro dell’attenzione artistica il nudo maschile. La proposta ha immediatamente trovato terreno fertile tra le pittrici locali, che hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo.
Nasce così la mostra “Il nudo maschile”, che sarà inaugurata sabato 14 giugno alle ore 18.30 nella storica Saletta Minerva di via Marconi 1, Campobello di Licata (AG). L’esposizione resterà aperta fino a venerdì 27 giugno.
Accanto a Silvia Lotti, espongono le artiste Teresa La Cognata, Patrizia Di Natale, Laura Ciglia, Lucia Petix, Sara Montaperto, Salvina Di Natale e Salvina Falsone, presentando disegni e opere a tecnica mista che raccontano il corpo maschile da prospettive nuove, intime, spesso ironiche o provocatorie.
L’iniziativa, che ha già suscitato curiosità e qualche commento colorito tra i residenti (“Scatenate!” ha detto qualcuno con un sorriso), si propone non solo come evento culturale, ma anche come riflessione sullo sguardo femminile nell’arte e sulla rappresentazione del corpo maschile, spesso trascurata nella tradizione pittorica.
Una mostra che promette di far parlare di sé, per contenuti, approccio e freschezza dello sguardo.