E’ Polifemo, incarnazione dell’anima mitologica dell’Etna e della terra dei Ciclopi narrati dagli antichi Greci, l’immagine simbolo, realizzata da Giuseppe Lombardo, che identifica la XXI edizione diAlkantara Fest, il festival internazionale di folk e world music organizzato dall’associazione culturale Darshan, con la direzione artistica di Mario Gulisano, che si terrà dal 12 luglio al 2 agosto in più località alle pendici del Vulcano attivo più alto d’Europa, con eventi di anteprima e post festival nella sezione Off, e che avrà il suo fulcro dal 24 al 27 luglio nell’azienda agricola “Il Pigno” di Pisano, la frazione di Zafferana Etnea da anni eletta a quartier generale del festival.
Anche quest’anno Alkantara Fest si propone di far conoscere e di fondere una cultura musicale “altra”, con l’obiettivo di creare un legame forte tra la Sicilia e le tradizioni popolari del mondo. Anno dopo anno il festival ha consolidato la vocazione Green, un fatto naturale di consapevolezza ambientale che promuove il riciclo. Con il suo fitto programma di concerti, workshop, spettacoli per famiglie ed eventi itineranti tra natura, cultura e tradizioni musicali da tutto il mondo, il festival siciliano si conferma tra i 10 migliori festival di world music al mondo nella classica di Transglobal World Music Chart, la rete di critici musicali che lavora per diffondere la musica tradizionale nel mondo.
Mario Gulisano: «Il festival ha la capacità di attrarre partner internazionali, creando una filiera virtuosa del folk e della world music. Alkantara Fest rappresenta il momento più alto un network internazionale che si esprime già attraverso la Jeunesses Musicales International, l’organizzazione musicale giovanile non governativa belga, che consente ai giovani di svilupparsi attraverso la musica oltre tutti i confini, o Ethno Sicily, campo giovanile internazionale dedicato al folk che noi ospitiamo da diversi anni».
E sin dai primi appuntamenti Alkantara Fest sarà una festa delle musiche dei popoli. Si inizia il 12 luglio a Femminamorta, a Carruba di Riposto, con i cileni Subhira Quinteto, uno dei gruppi più innovativi della world music del Paese sudamericano, seguiti il 18 luglio, alla GAM Galleria d’Arte Moderna di Catania, dalla Alkantara Mediorkestra, l’orchestra diretta da Giuseppe Privitera che unisce musicisti siciliani ad altri di vari Paesi europei. E il 19 luglio al B&B L’uva e il vento di Belpasso, dal pomeriggio a notte fonda sarà “Panigiri”, la tradizionale festa greca con danze e musica dal vivo.
Evento di punta di Alkantara Fest 2025 il concerto di Eugenio Bennato, che si svolge martedì 22 luglio, all’anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea. La carriera quasi sessantennale di Eugenio Bennato è contraddistinta da una continua apertura alle musiche del mondo e dalla valorizzazione delle radici culturali oltre i confini della tradizione partenopea. Nel tour estivo di “Musica del mondo”, l’ultimo disco uscito a inizio anno, la musica popolare napoletana si intreccia con sonorità folk e influenze di tradizioni culturali varie. Sul palco, Bennato – voce, chitarra classica, mandola e chitarra battente – guida un ensemble di musicisti di grande spessore: Ezio Lambiase alla chitarra classica ed elettrica, Mujura alla chitarra acustica, al basso e alla voce, Mohammed Ezzaime El Alaoui alla viola e alla voce, Walter Vivarelli alla batteria e alle percussioni, e Sonia Totaro, interprete e custode della Tarantella del Gargano, che non si limita al ruolo di corista, ma coinvolge il pubblico con la sua danza.
Il cuore dell’Alkantara Fest si svolge dal 24 al 27 luglio a Pisano, frazione di Zafferana Etnea, anticipato il 23 luglio dal concerto dei giovani violinisti canadesi Calgary Fiddlers in piazza. Mario Gulisano: «Alkantara Fest è ormai un tassello importante all’interno dei network musicali internazionali, come dimostra la partecipazione dei Calgary Fiddlers, un gruppo di 22 giovani violinisti della cittadina canadese di Calgary che ci ha chiesto di poter venire, a spese loro essendo finanziati dalle istituzioni culturali canadesi, ad Alkantara Fest per farsi conoscere. Io ho accettato ed ho destinato loro la serata del 23 luglio, in piazza San Giuseppe a Pisano, la serata a ingresso libero che anticipa di un giorno l’inizio del festival vero e proprio. Far parte del network porta a sviluppare connessioni che poi alla fine si concretizzano in dare spazio ai giovani, segmento che noi curiamo con l’orchestra folk europea Ethno Sicily».
Dal 24 al 27 luglio tutto si svolge nell’azienda agricola “Il Pigno” di Pisano. Il 24 luglio suoneranno la formazione iberico-africana Momi Maiga, i lettoni Rahu e il duo siculo-romano Mamarua.