Cresce il turismo in Sicilia ma l’allarme sicurezza rischia di dare un colpo al settore e riportare indietro la bussola.

Le rilevazioni di ENIT e degli Osservatori regionali, messi insieme da Confimprese, indicano un’estate 2025 di consolidamento per la Sicilia. I dati stimano circa 2,9 milioni di turisti in arrivo e 11,6 milioni di presenze, con una quota di 35–40% generata da visitatori stranieri, confermando una crescita del 2,4% sul 2024.


Secondo queste previsioni, i mercati esteri principali includono Francia (25%), Germania (20%) e Regno Unito (15%), seguiti da USA (10%) e da una quota crescente proveniente da Brasile, Australia e Paesi Arabi (~5–8%). In particolare, la clientela USA e del Golfo Persico incide in modo significativo sul segmento lusso.

“Le crisi geopolitiche in atto – continua Giovanni Felice coordinatore regionale di Confimprese Sicilia- possono determinare variazioni nelle scelte dei turisti. Riteniamo che occorre attrarre turisti da Paesi che oggi non scelgono la Sicilia nonostante il valore riconosciuto del Brand Sicilia.
I fatti di cronaca giudiziaria recenti certificano le priorità dell’assessorato regionale al turismo che ad oggi non prevedono una promozione del territorio e delle capacità attrattive della Sicilia in regioni del mondo come il Sud Est asiatico e la Cina. Puntare a questi mercati, invece, potrebbe dare ulteriore impulso al nostro territorio visto che si tratta di turisti altospendenti.

Dati su spesa e soggiorno
Durante il loro soggiorno i turisti spendono cifre diverse a seconda della località e della tipologia di vacanza: nelle località balneari (es. Cefalù, Taormina) la spesa media si attesta fra le 100 e le 120 euro al giorno e la durata del soggiorno sta fra le 5 e le 7 notti.

Nelle città d’arte (Palermo, Siracusa) la spesa è leggermente più bassa e si attesta fra i 90 e i 100 euro al giorno ma scende anche il periodo di soggiorno che si attesta fra 3 e 4 notti.

Nelle aree interne e nei borghi la spesa scende lievemente e si attesta fra 80 e 90 euro e i soggiorni fra 4 e 5 notti.

Crescono gli affitti brevi, scende l’hotel
Un dato che emerge riguarda la progressiva mutazione della tipologia di ricettività, con una crescita delle forme diverse rispetto agli hotel che oramai accolgono meno della metà dei visitatori. Negli hotel: 45% delle notti registrate; gli affitti brevi (Airbnb, case vacanza) valgono il 35% e sono in crescita. I B&B si fermano al 10% un dato uguale alle altre tipologie di strutture ovvero agriturismi, campeggi, ostelli) e similari che ospitano il 10% dei turisti.

Turismo di fascia alta
“Grazie all’offerta turistica che la Sicilia offre – conclude Felice – e che spazia dalle esperienze enogastronomiche, alla cultura, al mare ed ai e borghi in forte crescita, la Sicilia attrae sempre più turisti di fascia alta. Ma non sono tutte rose e fiori. Rincari energetici, mancanza di personale stagionale, e abusi nel settore affitti brevi rischiano di mettere in discussione una crescita sostenibile. L’estate 2025 in Sicilia conferma la forza attrattiva della regione, con buone prospettive per i mercati esteri e una presenza significativa di affitti brevi. Per sostenere questa crescita è fondamentale puntare sulla qualità dell’accoglienza, innovazione, sostenibilità e su una regolamentazione equilibrata degli affitti brevi, oltre che su una politica di marketing mirata a fare crescere la presenza di turisti da paesi del mondo ancora assenti nel nostro mercato”.

Schifani: “Dati positivi, governo ha scelto bene co, bando per la riqualificazione delle strutture”
“I dati diffusi da Confimprese Sicilia e Federalberghi confermano il momento positivo del turismo nella nostra Isola: +2,4% di arrivi esteri rispetto al 2024 e Sicilia tra le mete più scelte dagli italiani. È un segnale forte, che premia la bellezza del nostro territorio, ma anche l’impegno del mio governo per rendere l’offerta turistica sempre più moderna, accogliente e competitiva” dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

“In quest’ottica – prosegue – si inserisce il bando da 135 milioni di euro che abbiamo lanciato per migliorare la qualità delle strutture ricettive e sostenere le imprese del settore. Un intervento concreto per alzare gli standard, attrarre turisti da nuovi mercati internazionali e garantire una crescita stabile e sostenibile. La Sicilia ha tutte le potenzialità per rafforzare il proprio ruolo nel turismo globale. Continueremo a lavorare con visione, puntando su qualità, innovazione e promozione mirata”.