La morte improvvisa cardiaca può essere evitata? Come e cosa fare per evitarla? Cosa accade nell’uomo durante il momentaneo arresto dell’attività cardiaca? Questi e altri temi verranno sviluppati durante il “Simposio di cardiologia: Attraversando il bardo. “La morte improvvisa”, come e cosa fare per evitarla” che si terrà a Caltanissetta, all’interno della sala Fiandaca del Seminario Vescovile, durante due fitte giornate: venerdì 24 e sabato 25 ottobre, con provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group. Un congresso strutturato per affrontare, per la prima volta, i vari temi sanitari riguardanti le patologie del cuore anche in chiave sociale e teologica. Da qui la scelta, nel titolo, del termine di derivazione greca simposio e la citazione del film di Franco Battiato “Attraversando il bardo”. Aspetti scientifici e aspetti umanistici in dialogo con spazio anche a momenti musicali.

“Solo la metà delle morti improvvise sono causate da cardiopatia ischemica, – spiega Luigi Scarnato, cardiologo e responsabile scientifico del congresso – il restante 50 % da malattie cardiogenetiche e cardiomiopatie”. Fondamentale dunque e preziosa resta sempre la prevenzione: l’analisi dei fattori di rischio sino ai test diagnostici preventivi rappresentano i primi interventi concreti per ridurre morbilità e mortalità cardiovascolare ed in particolare la morte improvvisa.


“Tra le condizioni alla base dell’insorgenza dell’arresto cardiorespiratorio vi è la malattia arterosclerotica che è la più frequente e più diffusa in assoluto, sin dalla giovane età. – prosegue Scarnato – Altra condizione è data dalle cardiomiopatie e dalle aritmie genetiche o acquisite, dove la prevenzione può avvenire solo con l‘uso appropriato delle indagini cliniche tempestive e precoci sin dall’infanzia”.

In questo contesto, tra gli altri contributi autorevoli, s’inserisce la lettura magistrale del professore Carlo Pappone del Policlinico San Donato Milanese, tra i pochi elettrofisiologi al mondo capace di trattare una delle cause più temibili di morte improvvisa anche in età pediatrica, ovvero la Sindrome di Brugada.

Il congresso si snoderà attraverso cinque sessioni anticipate da un talk trasversale, “Le Ragioni della Vita e della Morte”, con teologie a confronto. Ma i momenti legati a riflessioni etiche saranno vari durante la due giorni e con essi anche testimonianze di sopravvissuti all’arresto cardiaco per comprenderne i risvolti e le storie umane che vi ruotano intorno. Tra queste, ci sarà quella dell’artista Pippo Franco.

Un congresso di medicina che si propone di gettare un nuovo approccio o forse di richiamare le origini, abbracciando l’umano, fatto di corpo e anima: “Un nuovo racconto del cuore – lo definisce Scarnato – fatto di scienza, filosofia e musica”.