Messina è senza acqua da sabato scorso dopo che per una frana si è rotta la condotta di Fiumefreddo dove si è creato uno squarcio di oltre 40 metri. Oltre centomila persone sono senz’acqua e c’è un assalto alle fontane cittadine per riempire bidoni e bottiglie. Secondo i tecnici dell’Amam il guasto sarà riparato entro domani.

La mancanza di acqua ha determinato una situazione di emergenza igenico-sanitaria e stamani il sindaco Giuseppe Buzzanca ha disposto la precettazione del personale del Dipartimento autoparco con gli addetti al servizio degli autobotti per assicurare l’approvvigionamento idrico nelle strutture sanitarie nell’ambito cittadino che ne avranno esigenza.

E’ stata disposta la chiusura anche di uffici comunali e anche molte scuole hanno rimandato gli alunni a casa e sono rimaste chiuse. Sull’emergenza idrica è intervenuto il segretario generale della Uil Costantino Amato che ha dichiarato: “Non è così che si gestisce una situazione di tale portata. E’ assurdo che una città di più di 250 mila abitanti dipenda quasi per intero, l’80%, dalla condotta di Fiumefreddo. Una condotta colabrodo, collegata a impianti fatiscenti, che per sua natura, poichè collocata quasi interamente in montagna, risente dei disastrosi effetti del dissesto del territorio”.

“Riteniamo – prosegue Amato – che oggi più che mai sia necessario trovare una soluzione alternativa per dare respiro alla città nei momenti di emergenza, ma non solo, se si considera il fatto che Messina è una città in cui l’acqua non viene erogata 24 ore su 24. L’emergenza idrica a Messina è ormai un problema strutturale. E’ necessario pensare a una buona alternativa, come potrebbe essere la condotta dell’Alcantara, dismessa ormai da quasi tre anni”.